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TORRE: A PROPOSITO DI FUOCHI DI ARTIFICIO

Torre Santa Susanna- La vicenda fuochi di artificio è emersa attraverso i social dove ormai, me compreso, si commenta di tutto anche a volte oltrepassando il limite. È bene ricordare come il problema  dei fuochi non arrechi danno solo agli amici a quattro zampe ma anche ai soggetti sofferenti e con problemi neurologici. Segnalazioni in merito sono giunte anche alla nostra redazione la quale come organo di informazione locale, per evitare  di cadere nel mirino come spesso capita, ha atteso di dare libero sfogo prima agli altri…

Oggi ci sentiamo però in dovere di spezzare una lancia in difesa del nostro concittadino  arciprete Don Antonio Carrozzo che come ben sappiamo, ha portato un netto cambiamento  pastorale nel paese aprendo non solo le chiese come la Madonna di Galaso, Santo Stefano e San Giovanni, ma anche i cuori di tutti i fedeli, provenendo anche lui da una  famiglia “povera” che ha dato tutto affinché il loro figlio divenisse sacerdote.

Oggi gli si punta il dito contro poiché promotore di festeggiamenti al cui termine, come tradizione vuole, si usa far esplodere i fuochi di artificio. Un mio modesto parere? Del tutto inutili se non fosse per la presenza di imprenditori che vivono di ciò. Ma la tradizione è tradizione per cui non sarà certamente un umile arciprete a porre fine a questa antica usanza. Ricordiamo comunque che ogni anno il sindaco emette ordinanza di divieto di sparo di botti e attinenti nel periodo delle festività natalizie; ordinanza che viene puntualmente disattesa.

A Torre i santi  vengono onorati più del previsto da alcuni anni a questa parte grazie all’unità pastorale. Se i fuochi contano più della quiete pubblica, della tranquillità di gente sofferente e della sicurezza di animali, allora continuate a spararli altrimenti studiate un rimedio, e credo che ce ne siano, affinché tutti possano vivere felici e contenti.

ROBERTO EPIFANI