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TORRE: LA PASQUETTA DI TEMPI CHE FURONO

Torre Santa Susanna-La Pasquetta di una volta, come tante festività del passato, era molto attesa è si svolgeva con semplicità. La meta più gettonata era la campagna, alcuni contadini con l’occasione portavano tutta la famiglia nei terreni ( sciardini) dove in Estate veniva coltivato il tabacco. I giorno di pasquetta si preparavano le sementaie ( li roddi).

All’ora di pranzo si svolgeva la tradizionale “scorpacciata” stradiati per terra su una coperta che fungeva da tovaglia. Il menù: avanzi del pranzo pasquale, focaccia ( cazzatedda) e dolci fatti in casa. Niente bibite gassate, acqua del pozzo sorgivo e vino locale. I più fortunati, si avventuravano nelle zone marine o presso il Santuario di San Cosimo, questo era in uso tra comitive di giovani dove erano in corso i primi corteggiamenti con lo sbocciare degli amori giovanili.

Frequentata era anche la pineta di Sant’Antonio alla macchia, si pranzava sotto gli alberi di pino le cui foglie ( aghi) finivano spesso nelle pietanze. Per raggiungere le destinazioni citate, si partiva la mattina presto con le auto dell’epoca, traini, motoape, biciclette e tutto quanto poteva fungere da mezzo di locomozione.L’arrivo del Lunedì dell’Angelo all’epoca, era un continuo socializzare tra vicini di casa e parenti con cui si organizzava preventivamente.

Tempi belli, che non torneranno mai più, ancora oggi ci sono le comitive che organizzano la gita fuori porta, sfruttando tutte le comodità attuali.Si parte con auto di lusso, menù comprato da rosticcerie e pizzerie e ne casi super lusso,si va al ristorante per non affaticarsi  vicino ai fornelli, e non vi sono sementaie da coltivare.