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Elezioni Puglia, corruzione: indagato assessore Pisicchio, “posti di lavoro in cambio di voti”

Fonte: iltaccoditalia.info

nchiesta della Finanza di Bari sulla prossima tornata in Puglia, ieri 16 perquisizioni. L’accusa: “Tramite suo fratello Enzo, in cambio della promessa del sostegno in vista delle prossime votazioni, si sarebbe adoperato, per favorire l’assunzione di persone di sua conoscenza presso società baresi, aggiudicatarie di appalti di servizi o beneficiarie di contributi pubblici”. La difesa: “Estraneo ai fatti, sono a disposizione della magistratura”

BARI – Mancano meno di due mesi alle elezioni regionali in Puglia, per la scelta del governatore e dei consiglieri, e da Bari arriva una prima scossa di terremoto nell’area di centrosinistra, per effetto dell’inchiesta della Guardia di Finanza sulla prossima tornata: tra gli indagati per corruzione, ci sono l’assessore regionale Alfonso Pisicchio, titolare della delega all’Urbanistica, e suo fratello Enzo.

L’ipotesi investigativa è che qualcuno abbia iniziato a lavorare sulla candidatura, promettendo posti di lavoro. Uno scambio penalmente rilevante.

LE INDAGINI DELLA FINANZA: DUE FILONI DI ACCERTAMENTI, RAFFICA DI PERQUISIZIONI

Nella giornata di ieri, primo luglio 2020, i militari della Guardia di Finanza di Bari hanno eseguito una raffica di perquisizioni nel capoluogo regionale alla ricerca di documentazione ritenuta utile ai fini delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto di Bari Alessio Coccioli con il sostituto Claudio Pinto. Sono stati notificati ed eseguiti 16 decreti di perquisizioni che hanno valore di avvisi di garanzia. Fra i destinatari di informazioni a titolo appunto di garanzia, c’è il titolare della delega all’Urbanistica nell’esecutivo della Regione Puglia del governatore Michele Emiliano, in cerca del bis. Emiliano è del tutto estraneo alle indagini.

L’inchiesta, stando a quanto si apprende, viaggia lungo due direttrici: da un lato, quella che riguarda direttamente le prossime elezioni regionali, in programma per la fine del mese di settembre e attiene a promesse di posti di lavoro in favore di conoscenti, in cambio di voti; dall’altro c’è il filone che si riferisce ad autorizzazioni regionali finalizzate all’esercizio di attività economiche o al riconoscimento di contributi pubblici a fondo perduto.

LE IPOTESI DI REATO: SCAMBIO DI FAVORI, CORRUZIONE IN CONCORSO

L’ipotesi sulla quale, al momento, sta lavorando la Procura, verte sulla figura di un “esponente politico locale”, il quale “tramite suo fratello, in cambio della promessa del sostegno elettorale in vista delle prossime elezioni regionali, si sarebbe adoperato, in più occasioni, al fine di favorire l’assunzione di persone di sua conoscenza presso società baresi, aggiudicatarie di rilevanti appalti di servizi o beneficiarie di contributi pubblici”. E’ quanto si legge nella nota inviata alla stampa.

Nell’inchiesta sono indagati imprenditori e funzionari pubblici “coinvolti, a vario titolo, in un collaudato sistema fraudolento – è scritto – finalizzato alla produzione di polizze fideiussorie false, utilizzate a corredo di istanze amministrative volte ad ottenere autorizzazioni regionali per l’esercizio di attività economiche, ovvero ingenti contributi pubblici”.

Stando a quando accertato sino ad ora, “grazie alle polizze fideiussorie false rilasciate – si legge – tra il 2018 e il 2020, sono stati riconosciuti importi a titolo di contributi regionali a fondo perduto (Fondi Fesr) per oltre 50 milioni di euro”. Le polizze portano la firma di “un cittadino monopolitano”, ma secondo i finanzieri, sono state rilasciate pur non essendoci i necessari requisiti, vale a dire “in assenza delle necessarie verifiche patrimoniali e finanziarie”.

Di conseguenza gli “imprenditori avrebbero percepito illecitamente gli importi, dopo aver ottenuto un’accelerazione dell’iter burocratico, senza il rischio di subire controlli”.

L’ASSESSORE REGIONALE ALFONSO PISICCHIO: “SONO TRANQUILLO, RESTO A DISPOSIZIONE DELLA MAGISTRATURA”

Nella nota della Finanza non c’è l’indicazione di alcun nominativo dei destinatari degli avvisi di garanzia. A rendere pubblica la sua iscrizione nel registro della Procura, è stato lo stesso Pisicchio, per una questione di lealtà nei confronti dei colleghi assessori e degli elettori, anche per mettere fine al turbinio di indiscrezioni: “Nelle scorse ore ho ricevuto dalla Guardia di Finanza la notifica di un avviso di garanzia e ho sin da subito fornito la mia totale disponibilità a collaborare con gli organi inquirenti”, ha fatto sapere.

“Sono assolutamente tranquillo e totalmente estraneo ai fatti oggetto di indagine, che non riguardano affatto la mia attività istituzionale”.

IL CURRICULUM PROFESSIONALE E LA CARRIERA POLITICA DELL’ASSESSORE REGIONALE

Pisicchio è stato nominato da Emiliano per la gestione di materie particolarmente delicate, quali urbanistica, pianificazione e assetto del territorio, paesaggio e politiche abitative. Curriculum professionale e carriera politica sono leggibili sul sito internet istituzionale della Regione Puglia, ai fini della trasparenza.

“Nato il 20 ottobre 1960 è docente di decorazione e disegno presso l’Accademia di Belle Arti di Bari”, si legge. “Nella X Legislatura è eletto consigliere regionale nella circoscrizione di Bari per la lista La Puglia con Emiliano di cui è capogruppo”. I primi passi nel mondo della politica risalgono al 1990, anno in cui diventa prima consigliere del Comune di Bari, poi viene nominato assessore al personale e all’area metropolitana e, successivamente, all’ambiente, igiene e sanità.

Pisicchio nel mese di giugno 1999 siede nel Consiglio della Provincia di Bari che, “all’unanimità, lo elegge suo presidente”. Entra a far parte del direttivo nazionale dell’Upi, Unione delle province italiane, assumendo la carica di Presidente del dipartimento del Personale. Nell’aprile del 2000 è eletto per la prima volta consigliere regionale e componente delle Commissioni per la riforma dello Statuto e Bilancio.

“Nel 2004 è rieletto nel Consiglio provinciale. Nel dicembre 2006 è nominato presidente dell’Amgas srl. Nel giugno 2009 è eletto consigliere comunale di Bari e, nell’agosto dello stesso anno, è nominato vicesindaco della seconda Amministrazione Emiliano. Alla fine del 2013 assume anche le deleghe al bilancio e alle politiche comunitarie.

Nel 2014 viene rieletto consigliere comunale nelle fila della sua lista civica. Consigliere metropolitano delegato al Bilancio, Programmazione economica, Affari generali e Rapporti con il Consiglio metropolitano. L’ultima competizione a cui ha partecipato Pisicchio risale alla corsa primavera, quando è stato candidato al Parlamento europeo nella Lista Più Europa. Non è escluso che ci siano ulteriori perquisizioni nei prossimi giorni, su disposizione della Procura di Bari, sia in uffici pubblici che privati.