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PCT: il protocollo per la digitalizzazione degli atti nei processi civili in Cassazione

Fonte: quotidianogiuridico.it

Il 15 ottobre 2020 è stato firmato in via Arenula un Protocollo per l’avvio del processo civile telematico in Cassazione, il quale dovrebbe consentire di portare a termine, in tempi brevi, la completa attuazione del processo civile telematico; di sicuro ausilio per una vera e propria repository documentale anche quanto agli atti dei processi pendenti dinanzi alla Corte di Cassazione, è il contenuto del protocollo siglato il 27 ottobre 2020 dalla Corte di Cassazione con il Consiglio Nazionale Forense, la Procura Generale e l’Avvocatura dello Stato, avente ad oggetto la digitalizzazione degli atti nei processi civili davanti alla Corte di Cassazione.Protocollo 27 ottobre 2020

Il 27 ottobre 2020 la Corte Suprema di Cassazione ha siglato con il Consiglio Nazionale Forense, la Procura Generale e l’Avvocatura dello Stato, il Protocollo d’intesa per la digitalizzazione degli atti nei processi civili davanti alla Corte di Cassazione.

Lo scopo del protocollo è quello di consentire, grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, che gli atti processuali già depositati dalle parti in formato cartaceo siano inviati alla Suprema Corte su supporto informatico e quindi resi disponibili in via telematica per la trattazione dei procedimenti presso le sezioni civili della Cassazione e della Procura Generale.

Ad oggi è infatti pendente presso la Corte di Cassazione un numero elevatissimo di procedimenti i cui atti risultano depositati esclusivamente in cartaceo.

I lettori più attenti, ricorderanno che il 15 ottobre 2020 è stato firmato in via Arenula un Protocollo per l’avvio del processo civile telematico in Cassazione, il quale dovrebbe consentire di portare a termine, in tempi brevi, la completa attuazione del processo civile telematico, anche con riguardo al giudizio di legittimità; tale protocollo ha disposto l’avvio della fase ufficiale di sperimentazione dal 26 ottobre 2020 con l’impegno di arrivare all’obbligo del deposito telematico sin dal 17 aprile 2020.

Il protocollo sottoscritto il 27 ottobre 2020 è sicuramente di grande aiuto per l’avvio del PCT anche in Cassazione in quanto consentirà ai magistrati di Piazza Cavour di poter disporre, da subito, grazie alla collaborazione e l’impegno dei soggetti coinvolti, degli atti processuali in formato digitale e non solo analogico.

Nel protocollo vengono indicate le modalità con le quali i difensori e l’Avvocatura dello Stato, potranno effettuare il deposito di tali atti:

1) con la comunicazione contenente l’avviso della fissazione della udienza pubblica op dell’adunanza camerale non partecipata, la Cancelleria della Corte inviterà i difensori a trasmettere, ove nella loro disponibilità, entro dieci giorni dal ricevimento del detto avviso, copia informatica nel formato .pdf, di tutti gli atti già precedentemente depositati in cartaceo nelle forme ordinarie previste dalla legge.

2) I difensori trasmetteranno gli atti dal proprio indirizzo PEC risultante dal REGINDE a:

– gli indirizzi PEC delle cancellerie della Corte di Cassazione e delle segreterie della Procura generale, che saranno comunicati al Consiglio Nazionale Forense e all’Avvocatura Generale dello Stato e adeguatamente pubblicizzati nei rispettivi siti internet:
– all’indirizzo PEC degli altri difensori come risultante dai pubblici registri di cui all’art. 16 ter del decreto legge n. 179/2012 e successive modificazioni.

3) Per ciascuno dei ricorsi per i quali è stato ricevuto l’avviso, dovrà separatamente, essere fatto l’invio delle copie informatiche; l’oggetto del messaggio PEC dovrà contenere:

– numero del ruolo generale e della sezione
– data dell’udienza o dell’adunanza

sarà per tale adempimento d’ausilio il format che verrà comunicato e adeguatamente pubblicizzato.

4) L’adesione all’invito implica, in capo ai difensori, l’impegno a trasmettere copie informatiche di contenuto uguale agli originali o alle copie già presenti nel fascicolo cartaceo.

5) Possibilità per i difensori di ciascuna delle parti processuali di trasmettere tramite PEC tutti gli atti del processo, compresi quindi anche quelli depositati dalle altre parti.

6) La trasmissione degli atti dovrà avvenire entro il decimo giorno successivo alla ricezione dell’avviso di fissazione dell’udienza o adunanza camerale.

7) Da ultimo si specifica che l’invio della copia informatica degli atti non sostituisce il deposito nelle forme previste dal codice di rito e non determina rimessione in termini per le eventuali decadenze già maturate.