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cronaca

Violava gli arresti domiciliari per truffare anziani soli: in carcere

Fonte: corrieresalentino.it

LECCE – Una serie di denunce per truffa ai danni di anziani. Tra di loro avevano in comune l’identikit dell’autrice: una donna dalle caratteristiche fisiche sempre uguali. Un elemento fondamentale, questo, che ha permesso agli agenti del commissariato di Galatina di risalire, in pochi giorni, alla sua identità: M.S., una giovane donna di Galatina. Persona che, tra l’altro, non aveva neanche l’autorizzazione ad allontanarsi da casa, poiché sottoposta agli arresti domiciliari per altre vicende. Eppure questo non le avrebbe impedito di andare a bussare alla porta di casa di una serie di anziani, accuratamente selezionati per via della loro condizione di fragilità. Oltre all’età avanzata, tutti pensionati, soli e senza assistenza, quindi soggetti più facilmente raggirabili. Gli episodi di truffa denunciati risalgono allo scorso mese di novembre e sarebbero andati avanti anche nei primi giorni di dicembre. Ogni episodio raccontato dalle vittime disperate in sede di denuncia esordiva con la richiesta di aiuto che la donna, sempre descritta con le stesse caratteristiche, avanzava al malcapitato di turno. La truffatrice raccontava di essere in gravi difficoltà economiche e di avere per questo urgente necessità di soccorrere i propri figli, che avevano bisogno di sostentamento. Spesso fingeva di essere amica o conoscente di familiari delle vittime e, tra una bugia e l’altra, riusciva a farsi consegnare piccole somme di denaro.

Quando l’anziano, impietosito dal racconto, si presentava con i contanti da consegnarle, non di rado la donna arrivava anche a strapparli di mano alla sua vittima, dandosi poi ad una rapida fuga che le consentiva di far perdere le sue tracce.

Al termine dell’attività investigativa, gli agenti sono riusciti ad identificare l’autrice dei raggiri e a denunciarla. Non solo. Nella giornata di ieri la donna è stata raggiunta dagli agenti del commissariato di Galatina, che hanno eseguito l’ordinanza di sostituzione degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere, disposta dal gip di Lecce.

Per M.S., dunque, si sono aperte le porte della casa circondariale di Borgo San Nicola.