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Covid, 288 lavoratori contagiati in provincia di Taranto

Fonte: lavocedimanduria.it

Sono 288 i lavoratori della provincia di Taranto che hanno sinora contratto l’infezione da Covid 19 aprendo la pratica d’infortunio all’Inail. Su base regionale la categoria più colpita è quella dei sanitari che incide sul totale con una percentuale del 56,3%. Sempre nell’ambito sanitario, la figura professionale che sta pagando di più in termini di contagio è quella che l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni classifica come «tecnici della salute» che comprende per l’86,2% gli infermieri, per il 5,1% i fisioterapisti e il 3,3% tra tecnici di laboratorio e radiologia. I medici coprono l’8,7% degli infortuni e vedono al primo posto i generici (50%), poi internisti, pneumologi, cardiologi e chirurghi.
È questa la situazione degli infortuni da Covid nell’area ionica secondo il prospetto statistico dell’Inali che comprende il periodo gennaio novembre. Prima e seconda ondata (questa ancora in corso) con uno straordinario incremento delle denunce proprio nell’ultimo periodo. Il notevole aumento ha riguardato tutte le province pugliesi ma più intensamente, in termini relativi, quella di Taranto che ha visto più che raddoppiare il numero di casi denunciati fino a ottobre. I lavoratori ionici contagiati a novembre sono stati il 142% in più rispetto al mese precedente. Si sono concentrati sempre a novembre gli unici tre decessi attribuiti al coronavirus dell’intero periodo attribuiti. 
Nel confronto percentuale con le altre province, Taranto assorbe l’8,6% del totale regionale che è di 3.338 casi seguita dalla provincia di Lecce, la meno colpita con il 5,6%. Foggia la peggiore con il 32,2% dei casi denunciati in Puglia.
Sempre dalla banca dati dell’Istituto di tutela infortunistica si scopre che dei 288 lavoratori contagiati nella provincia di Taranto, 173 sono donne e 115 uomini mentre l’età più colpita tra i due generi è quella compresa tra i 35 e 49 anni. Tra le professioni non sanitarie colpite, l’incidenza più alta è quella degli impiegati (4,5%) seguita dal personale non qualificato dell’agricoltura e manutenzione del verde (4,4%), direttori, dirigenti dell’amministrazione pubblica (3,1%) e artigiani (2,7%).