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Non si sottopone al test del dna e viene dichiarato padre.

La sentenza è stata depositata pochi giorni fa dal Tribunale di Brindisi.
Punto di partenza la richiesta di riconoscimento di paternità da parte di una donna, assistita dal proprio legale di fiducia – Avvocato Sandra Di Monte – che aveva messo al mondo una bambina e ha chiesto all’uomo di assumersi le sue responsabilità.
La causa giudiziaria si è conclusa con la sentenza che dichiara l’uomo padre biologico della bambina.
L’uomo, nel corso del giudizio, non si era sottoposto al test del DNA
In particolare – si legge nella sentenza – l’uomo non ha contestato né smentito quanto sostenuto in ordine alla paternità della bambina. La documentazione prodotta, in particolare alcune foto della piccola, hanno evidenziato la somiglianza tra la stessa ed il padre. I fratelli dell’uomo, ascoltati come testimoni, hanno ammesso di essere a conoscenza dell’esistenza della bambina. Per il Tribunale quindi il rifiuto di sottoporsi all’esame del DNA non è decisivo: la prova della paternità e della maternità può essere data con ogni mezzo.
Dallo status di padre biologico deriva l’obbligo – con effetto retroattivo a decorrere dalla nascita – di versare tutti gli alimenti alla figlia mai pagati alla madre e di continuare a farlo fino al giorno della sua indipendenza economica

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