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Minorenne conosciuta sui social e violentata in auto? Il giudice: “Troppo bassa la pena a 2 anni”

Fonte: corrieresalentino.it

OTRANTO/NARDO’ (Lecce) – Troppo bassa la pena a 2 anni di reclusione per una presunta violenza ai danni di una ragazzina all’epoca 16enne, e il gup Michele Toriello rigetta la richiesta di patteggiamento per un 24enne, di Otranto, arrestato nell’ottobre del 2019 con le accuse di violenza sessuale aggravata, adescamento di minori e diffamazione aggravata ai danni di una ragazzina di Nardò all’epoca 16enne conosciuta sui social. Il gup Michele Toriello ha ritenuto di non accordare una sentenza di patteggiamento per il giovane che avrebbe consentito all’imputato di beneficiare della sospensione della pena e della non menzione ritenendo il fatto non di lieve entità.

L’indagine, sfociata in un’ordinanza ai domiciliari a firma dell’allora gip Edoardo D’Ambrosio, è stata avviata dopo la denuncia della ragazzina (parte civile con l’avvocato Giuseppe Bonsegna) che ha raccontato di aver conosciuto il ragazzo su Instagram e di aver concordato un incontro a Nardò degenerato in una violenza in auto. Versione confutata dall’indagato in sede di convalida. Un quell’occasione il 24enne ha spiegato che il rapporto sarebbe stato del tutto consenziente al culmine di uno scambio di messaggi continuato anche dopo l’incontro.

Secondo le indagini condotte dai militari di Nardò, al comando del luogotenente Vito De Giorgi, nelle settimane successive il giovane avrebbe adescato sempre su Instagram due amiche della ragazzina importunandole pesantemente. E offese con alcuni commenti lasciati sulla piattaforma social il 30 e il 31 agosto del 2019. Il giovane, ora, è libero. A difenderlo l’avvocato Ubaldo Macrì.