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TORRE: C’ERA UNA VOLTA CHI TUTELAVA LA CAMPAGNA

Torre Santa Susanna- Nel 1888, nacque il corpo delle guardie campestri. Una figura importante, temuta e rispettata. Il compito delle guardie campestri era quello di vigilare i terreni a loro affidati dietro pagamento di un canone mensile. Nel dopoguerra anche a Torre Santa Susanna si formò un nutrito gruppo di Guardie Campestri, li comandava Carmelo Coppola e le guardie erano : Coppola Gaetano ( detto Catanino), Panarese Salvatore, Penna ( detto Lu Pirchiusu), Angelo Delle Grottaglie, Pietro Missere, Nicola Missere, Gennaro Padula, Giuseppe Saponaro, Miccoli ( detto Cunnicchiu), Angelo Vita, Sabatino Guerriero, Antonio Sanasi, Cosimo Mattiacci, Antonio Rodi, Michele Modesto e Antonio Putignano, un brigadiere della Grecia( conosciuto come lu grecu) e tanti altri che sfuggono alla memoria del cronista. Il loro armamento: La frusta( detta ugghina), la pistola semiautomatica e la doppietta ( li dietro carica).I reati dell’epoca a cui le guardie campestri dovevano fare repressione: il pascolo abusivo ed i furti di prodotti agricoli, ma dovevano rispondere a tutte le chiamate di pubblica sicurezza. In parole povere, potevano arrestare, multare specie i pastori se non si attenevano al codice della strada inerenti ai loro greggi, quando transitavano per le strade. Tre guardie, furono coinvolti i due omicidi arrestati e condannati. L’epoca era costellata dall’onore perderlo ti induceva a recuperarlo ad ogni costo. Ma nel contesto l’opera delle guardie campestri di Torre Santa Susanna era lodevole, tanto da indurre la malavita a farsi giustizia sommaria. Una guardia, mentre rientrava dalla campagna, giunta in contrada “Crucifissu” fu colpita da scariche di fucile, il cinturone attuì i colpi e la guardia si salvò.