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La torre alla Salina è un bene e ve lo spiego

Fonte: lavocedimanduria.it

Leggo molte critiche e forte dissenso circa i lavori in corso presso la Salina dei Monaci. In particolar modo si inveisce sulla base cementizia che ospiterà la nuova torre di avvistamento che sarà utilizzata dagli operanti dell’Arif, guardie ambientali e anche dal nostro staff di Lega Navale Italiana e del relativo nucleo di tutela ambientale e del territorio e sarà messa a disposizione anche per il birdwatching.

Ma andiamo più nello specifico, di cosa stiamo parlando? Appare semplice poter giudicare da una segnalazione, ma bisogna pur conoscere la realtà!

 La nuova torre (già in corso di realizzazione) è una struttura di notevoli dimensioni, con una base di 10 metri per 10, alta circa 13, questa innovativa struttura, che fungerà da torre d’avvistamento anti incendio e sopratutto anche da trespolo anti invasione nelle zone sensibili della Salina, evento che purtroppo ci vede costantemente impegnati nello sgombero delle suddette aree. Dotata di un vero e proprio vano “alto” potrà ospitare in un assetto operativo ed efficiente tutti i destinati alle funzioni d’ordine, la sua installazione avverrà in un punto dove è stato rimosso per l’occasione l’asfalto per tutta l’area circostante e il”famoso” cemento è stato posato solo per l’area riguardante il basamento dell’opera, un compromesso certo, ma la rimozione dell’asfalto per tali propositi è stata ben più ampia e sarà riqualificata come il territorio circostante.

Ora, era indispensabile il cemento? Immaginate l’installazione di un’infrastruttura del genere senza una base solida, a cosa si andrebbe incontro? Probabilmente allo sprofondamento della stessa e chissà magari al crollo con annessi rischi e pericoli nonché ad altre critiche da parte di chi non ha conoscenza di vincoli e obblighi affinché  un opera di questo genere venga realizzata. 

Si tratta di un passo avanti? Certo, dopo aver introdotto termocamere che rilevano incendi nel raggio di km, squadre antincendio sul posto e operatori volontari preposti alla vigilanza non si sono più verificati incendi devastanti come si ben ricordano negli anni passati, la torre è un’evoluzione e il potenziamento delle misure già adottate nella prevenzione che fatti come quelli accorsi nel 2015 (incendio quasi totale della Salina dei Monaci) si verifichino di nuovo.

Premesso che chi vi scrive è tra quelli che ci perdono il sonno, il proprio tempo ed investe a pieno la propria vita al massimo delle proprie capacità, così come il mio entourage ed anche il Direttore delle Riserve Alessandro Mariggiò, è indispensabile che da parte di tutti ci sia una più aperta comprensione a quelle che sono le evoluzioni infrastrutturali ma anche tecnologiche che di fatto il territorio ha bisogno, a potenziare tutto questo potrebbe esserci ognuno di voi, abbiamo dato la possibilità a ogni cittadino di dare il proprio contributo e unirsi in forma ufficiale a tutti i gruppi di attività e tutela con una promettente adesione di donne e uomini di tutte le età che non si perdono in critiche e non si improvvisano commissari del genio civile e speriamo vivamente nella continua espansione di ciò. Sposate per davvero la causa e non perdiamo tempo a puntarci il dito uno contro l’altro, a Torre Colimena c’è da tanto da fare e per l’appunto dobbiamo essere innovativi, all’avanguardia, tecnicamente preparati ma soprattutto uniti!

Jonathan Tieni  – Presidente Lega Navale Torre Colimena