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Ospedale Perrino, gatti nei locali in cui vengono preparati i pasti/VIDEO

Fonte: senzacolonnenews.it

di Lucia Pezzuto per il7 Magazine

Gatti nella zona mensa dell’ospedale Perrino di Brindisi, una operatrice denuncia: “Spostiamo i carrelli nei corridoi tra gli escrementi”. Che l’Azienda Sanitaria brindisina sia animalista e rispettosa degli amici a quattro zampe si sapeva, lo ha dimostrato anche in passato quando con un comunicato stampa annunciava il parto di una micia nel giardino interno ma che i pelosetti dovessero poi scorrazzare liberi per i corridoi questo proprio nessuno se lo aspettava. Il problema è stato denunciato già da diverso tempo alla direzione sanitaria da una operatrice del servizio mensa che con foto e video alla mano ha rappresentato una situazione oramai insostenibile. “Nei locali dell’ospedale prepariamo i pasti che poi vengono messi sui carrelli e portati sopra nei reparti- racconta- i carrelli per salire ai piani attraversano una serie di corridoi che in prossimità della mensa sono invasi dai gatti. Io, personalmente, non ho nulla contro gli animali ma i gatti, a dire il vero mi spaventano, ho una sorta di fobia.

Normalmente per strada li evito ma ritrovarli sul luogo di lavoro e per di più in ambienti che dovrebbero conservare il massimo dell’igiene non va proprio bene”. Nei video girati dalla donna si vedono i gatti camminare indisturbati nei corridoi. Si muovono, corrono, saltano come se fosse casa loro, tra l’altro nelle immagini si vedono anche le pedane di legno dove abitualmente viene depositata merce. “Il problema è che si sentono a casa loro- dice l’operatrice- perché c’è anche chi dà loro da mangiare, proprio qui, nei locali della mensa. Così si aggirano indisturbati, si sentono tranquilli”.

A fronte di questo vi è un grosso problema di igiene perché gli animaletti non si trattengono, naturalmente, dal lasciare qualche ricordino lungo gli stessi corridoi che poi vengono attraversati dagli operatori con i carrelli. “Pensate a quanti pasti prepariamo ogni giorno- dice la donna- e di conseguenza quanti viaggi facciamo con i carrelli che raggiungono il piano superiore dove poi vengono smistati per i reparti. Ora immaginate cosa succede quando i gatti lasciano i loro escrementi per terra. Inevitabilmente le ruote dei carrelli si sporcano ed ovviamente trascinano con sé lo sporco anche nei reparti. Io non penso che questo sia molto igienico. Tutt’altro”. Il problema è serio, la donna ha fatto presente più volte la situazione alla direzione sanitaria senza ottenere alcuna risposta, alcun intervento.
“Una volta sono intervenuti anche i vigili sanitari della Polizia Locale- racconta- sono venuti qui, hanno documentato lo stato dei luoghi e sono andati via. Risultato: nessuna risposta. Io ho interpellato anche lo Spesal ma evidentemente deve essere la direzione sanitaria ad intervenire. Io non penso che tutto questo sia tollerabile in un ospedale. Al di là della mia fobia per i gatti c’è un problema di igiene molto grave. Io chiedo a chi di dovere di intervenire al più presto”.

Nonostante la denuncia dell’operatrice sia caduta nel vuoto la Asl di Brindisi negli anni passati non ha trascurato di avviare una serie di lavori mirati a risolvere le carenze e le criticità igienico sanitarie. Poco prima che scoppiasse la pandemia era stata firmata una delibera con la quale si affidavano ad una ditta esterna una serie di lavori, per il valore di ottomila euro, finalizzati al risanamento camera calda del Pronto soccorso, sostituzione mattoni e infissi, maniglioni antipanico, reti anti volatili e rimozione guano di colombi lungo la passeggiata coperta.

Tutto questo era stato predisposto proprio per dare una risposta ai cittadini che attraverso denunce , foto e video, rappresentavano le criticità all’interno dell’ospedale Perrino di Brindisi. In particolare, dopo una serie di verifiche, disposte dal direttore generale dell’epoca, Giuseppe Pasqualone, i lavori erano stati affidati alla ditta Pellegrino edilizia, con sede a Brindisi, nella zona industriale, specializzata in lavori edili. In particolare era previsto il risanamento conservativo delle murature interne alla camera calda del Pronto soccorso, il riposizionamento angolari, il ripristino del pavimento vinilico ammalorato in più punti negli spazi comuni del Pronto soccorso, previo ripristino del relativo massetto di sottofondo, la sostituzione di alcuni mattoni della pavimentazione in gres porcellanato e di alcuni tratti di battiscopa perché mancanti o rotti all’interno della camera calda”. E ancora: “il ripristino funzionale dell’infisso scorrevole interno a ridosso del triage, il rifacimento di un tratto di cordolo stradale adiacente all’uscita carrabile della camera calda”. In questo caso è stato espressamente chiesto che fosse “gettato in opera, anziché con doppio cordolo prefabbricato, per ottenere una maggiore consistenza ed evitare il ripetersi della rimozione”.

Contestualmente, la direzione generale ha chiesto lo “spostamento della segnaletica verticale e il completamento di quella orizzontale”. Per impedire il formarsi di nidi di uccelli e, in modo particolare, di colombi, è stata chiesta la posa in opera di “rete anti volatili”, da installare in corrispondenza del quinto piano del blocco D1 (la cosiddetta passeggiata coperta). Necessaria l’eliminazione di grandi quantitativi di guano. Ora al guano degli uccelli si è aggiunto evidentemente anche il problema degli escrementi dei gatti. “I gatti come altri animali è normale che ci siano-dice l’operatrice della mensa ospedaliera- ci aspettiamo di trovarli fuori, per strada, nel giardino, no nei corridoi dell’ospedale e né tanto meno vicino alla mensa dove prepariamo i pasti per i pazienti. Io temo che prima o poi questa situazione che già è al limite possa degenerare. Ecco perché spero che qualcuno intervenga al più presto”.