la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

notizie

Francavilla, cittadini ostaggio di teppisti: “Nessuno ci aiuta, i miei genitori pensano di vendere casa”

Fonte: brindisireport.it

FRANCAVILLA FONTANA – Bulli e vandali, ragazzini pieni di arroganza contro cui non si può alzare la voce nonostante stiano invadendo la tua privacy e ledendo il sacrosanto diritto della tranquillità in casa tua. Dopo la segnalazione su Torre San Gennaro (marina di Torchiarolo), dove bande di teppisti hanno danneggiato una pensilina della Stp a calci e pugni e per l’intera estate hanno disturbato la quiete pubblica, arriva una testimonianza anche da Francavilla Fontana. Questa volta dal pieno centro. Anche qui intere famiglie sono ostaggio di giovani scatenati senza scrupoli. Anche qui, se ci si lamenta la situazione peggiora, anche qui le segnalazioni agli oragni preposti non portano soluzioni. E c’è chi sta pensando di vendere casa. Di seguito lo sfogo di una cittadina residente all’estero, in vacanza nella sua città natale.

I miei genitori avevano raccontato spesso a me e ai miei fratelli cosa volesse dire vivere in via Cavour 2a a Francavilla. Le urla e gli schiamazzi notturni, i giochi con le carte di notte, l’insolenza, le pietre buttate contro le finestre, gli sputi, le spazzature bruciate per divertimento, il vetro del portone frantumato per ripicca. Questo ultimo episodio è accaduto qualche sera fa, io mi trovo qui in vacanza con la mia famiglia e dopo l’ennesima notte di baldoria in strada, qualcuno ha versato dell’acqua in testa a questi ragazzi per mandarli via, forse per punirli, forse perchè la situazione è già da anni insostenibile. Uno o più di loro, colpiti forse dal gavettone, si sono infuriati scagliandosi contro il portone del condominio e rompendo il vetro. Crediamo si siano anche feriti viste le macchie di sangue sul pavimento. Sono scappati via e la sera seguente la strada in via Cavour era deserta. Si, ma è durato solo una notte. Il giorno dopo sono tornati come se nulla fosse accaduto.

I carabinieri sono pieni di denunce, quelle dei miei genitori e dei condomini e dopo l’ultima vicenda sono andata anche io in caserma a fare lo stesso. Ho parlato con il vicesindaco della città e questo che sto scrivendo, è il secondo articolo di giornale che parla di via Cavour. Oggi lascio l’italia e rientrerò l’anno prossimo. 

Penso ai miei genitori che resteranno qui e che dopo anni di tentativi vani stanno pensando di vendere questa casa, la loro casa. Ho chiamato I carabinieri quasi tutte le notti da quando sono arrivata, sono scesa e ho parlato con calma con i ragazzi che sostano giù, a volte mi sono arrabbiata, altre volte ho pensato che fosse tutto inutile. Quando le forze dell’ordine arrivano sul posto, il gruppetto che sosta qui sotto si allontana e poi dopo dieci minuti ritornano.

La loro presenza diventa insopportabile, urla, trombe, grida, atti vandalici fino a notte fonda. Mi chiedo, ce lo chiediamo un po’ tutti, come sia possibile che in così tanti anni, con tante denunce e segnalazioni la situazione persista. I ragazzi in questione non sono del posto, alcuni arrivano da altri paesi, altri vivono lontano da questa via.  Hanno scelto questo come il loro ritrovo. 

Può sembrare un racconto che somiglia ad altri, può sembrare qualcosa di poco conto, può sembrare che sia passeggero, che tu forse non le abbia provate tutte. Però poi quando lo vivi in prima persona, ti rendi conto che in realtà sei da solo e che quando questo ritornello inaccettabile si ripresenta, annulla la giustizia e i diritti che ogni cittadino dovrebbe avere.