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Via Appia candidata a patrimonio Unesco: “Leva di sviluppo per il territorio”

Fonte: brindisireport.it

BRINDISI – Se l’iter andrà in porto, il territorio potrà beneficiarne da un punto di vista naturale, culturale, sociale ed economico. Ma è soprattutto sul fronte turistico che arriverebbero benefici dall’eventuale riconoscimento dell’Appia regina viarum come patrimonio dell’Unesco. La candidatura del progetto è stata ufficializzata stamattina (venerdì 23 settembre) a Brindisi, presso Palazzo Nervegna, nel corso di un evento cui hanno preso parte il ministero della cultura, rappresentato da Angela Ferroni, e la fondazione Sant’Agata, rappresentata da Alessio Re. E’ infatti il ministero che sta costruendo la candidatura dell’antica via Appia al prestigioso riconoscimento internazionale. L’appuntamento brindisino giunge a conclusione di un tour passato da altre quattro regioni. E’ a Brindisi, del resto, che si concludeva il percorso realizzato dai romani. 

Per quanto riguarda il tratto brindisino, in giornata saranno presentati i risultati del progetto Appia 2030, coordinato dal Comune di Brindisi, che coinvolge le amministrazioni di Mesagne, Latiano, Francavilla Fontana e Oria. Nell’arco di quasi un anno di lavoro si sono svolti incontri con più di 250 persone nei cinque comuni sui temi della mobilità, dei servizi, della cultura, dell’ambiente, dello sviluppo rurale, della comunicazione e della creatività, per la valorizzazione culturale e il turismo. 

Presentazione candidatura via Appia patrimonio Unesco 2-2

Il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, ha spiegato che l’obiettivo è quello di formalizzare la candidatura entro il prossimo gennaio. Questo “comporta – afferma il primo cittadino – anche un piano di gestione dell’attraversamento di tutta la via Appia da Roma a Brindisi con il coinvolgimento di tutte le realtà associative e imprenditoriali”. Rossi rimarca come tale candidatura abbia “non solo un valore storico ma anche una funzione di valorizzazione del territorio che si è costruito e ha le sue vocazioni intorno alla via Appia. Dalla vocazione agricola, all’enogastronomia, alla cultura e al turismo”. “E’ un turismo quello che si vuole sviluppare intorno alla via Appia – afferma Rossi – che potrà dare risultati importanti anche per la città di Brindisi”.

E’ il ministero della Cultura a curare la cabina di regia della candidatura, coordinando il lavoro di più enti locali. “Lazio e Campania – spiega Angela Ferroni – hanno evidenze monumentali più forti. Scendendo certe volte si perde il tracciato oppure viene rinvenuto dall’archeologia preventiva. Ci sono meno evidenze. I tratti selezionati per la candidatura sono molto lunghi, anche perché ci sono delle zone della Puglia che hanno un paesaggio molto ben conservato: requisito molto importante”. Non ci sarà tempo da perdere per rispettare il ruolino di marcia stabilito. “Dovremo lavorare – afferma ancora Angela Ferroni – come lepri. Vorremmo presentare la candidatura entro metà gennaio. Poi un anno e mezzo di valutazione degli organismi valutativi dell’Unesco”. In questo arco temporale si lavorerà principalmente sul tema della governance, con la presentazione di eventuali informazioni integrative richieste dall’Unesco. “A settembre prossimo – conclude Ferroni – probabilmente ci sarà un’ispezione sul posto che visionerà e valuterà tutte le parti che abbiamo selezionato della via Appia”. 

Un ruolo primario spetta anche alla Fondazione Sant’Agata, che sta accompagnando il ministero nella promozione della candidatura. “In particolare ci stiamo occupando – afferma Alessio Re – della redazione del piano di gestione, ossia lo strumento che dovrà dare forma a tutte quelle idee, bisogni e aspettative delle comunità locali per generare un valore aggiunto proprio grazie alla cultura e all’Unesco”. L’auspicio è che la via Appia, attraverso una serie di azioni e di programmi, “possa diventare – conclude Re – una vera leva per lo sviluppo delle comunità locali”. 

Nel pomeriggio, intanto, dalle ore 16:30 alle 18:30, sempre presso la sala Gino Strada di Palazzo Granafei-Nervegna, si svolgerà un incontro aperto alla cittadinanza, per un confronto con le comunità del territorio. Sarà possibile partecipare liberamente, sia in presenza che in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Brindisi.