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cose di giustizia

Migliaia di processi penali in corso a rischio se non c’è la querela dell’offeso

Tanti processi penali in corso rischiano di chiudersi con sentenza in mero rito, senza dunque un accertamento sulla colpevolezza dell’imputato, se per il reato per cui si procede, per effetto della riforma del processo penale predisposta dall’allora Ministro della Giustizia Cartabia, è ora richiesta , anche in corso di svolgimento del procedimento / processo, la querela di parte essendo venuta meno la procedibilita d’ufficio.

Dunque, se un procedimento o processo penale attualmente in corso, è iniziato d’ufficio, a iniziativa dell’Autorità Giudiziaria o della Polizia Giudiziaria, o di persona tenuta a denunciare un reato, e il reato rientra nel novero indicato sotto, e per questo entro il 30 marzo, non perviene all’Autorità Giudiziaria querela dalla persona offesa, il reato si estingue per il venir meno della condizione di procedibilità.

I reati in questione sono: lesioni personali, minaccia, violazione di domicilio, danneggiamento, truffa, appropriazione indebita, sequestro di persona.

Per tutti questi, le persone offese dal reato non riceveranno avviso della necessità di presentare querela, è dovrà essere loro cura, sporgerla. Se per esempio si sono rivolti ad un ufficio di Polizia Giudiziaria e hanno sporto la semplice denuncia, questi hanno la urgente necessità di convertirla in querela entro il 30 marzo.

Lo scopo di tutta questa operazione è ridurre i tempi del processo.

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