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Il mio ultimo CONSIGLIO

Da Gabriele Presta riceviamo e pubblichiamo

“Gentili colleghi, carissimi Torresi,

vi chiedo soltanto qualche minuto per potermi congedare da voi tutti.

Nel farlo, mi sento in obbligo innanzitutto di ringraziare chi di dovere.

Per primi, ringrazio i Funzionari ed i dipendenti dei nostri Uffici Comunali, sulla cui disponibilità ho sempre potuto contare. In particolare la Dott.ssa D’Elia, l’Avv. Lippolis, il Dott. Tarantino, il Comandante Serpentino, la Dott.ssa Arena, e non per ultima la Segretaria Nozzi.

Se la politica è l’anima di questo paese, sono senz’altro loro ad esserne le gambe e le braccia. E senza il quotidiano lavoro da essi svolto, o senza l’aiuto nelle Commissioni da loro presiedute, non solo la macchina amministrativa sarebbe immobile, ma è soprattutto anche grazie alla loro competenza ed al confronto che mai mi è stato negato, che chi come me in questi anni ne aveva necessità, ha potuto imparare perlomeno le basi dell’estrema complessità degli Enti Locali.

E’ infatti tempo di campagna elettorale, in cui sono giustamente le parole a farla da padrone. E’ così per tutti, e non c’è nulla di strano.

Ma è negli uffici, tra le scrivanie dei dipendenti, e tra le migliaia di carte e di delibere che vengono smistate anno dopo anno che si nascondono le verità ed i destini del nostro paese.

Ecco perchè il mio più grande grazie va a chi, fondamentalmente, ha la più delicata delle responsabilità: l’approvazione burocratica finale di ogni gestione amministrativa. E’ a questi professionisti che Torre si affida, prima che ai politici che sceglie. Sono loro i GARANTI cui tutti gli atti sono sottoposti prima di trasformarsi in operazioni reali.

Sono i soldati in prima linea tutti i giorni, senza cui nessun Generale, capace o meno che sia, potrebbe mai svolgere il proprio mandato.

Quel poco che ho imparato lo devo quindi in parte anche a loro, ed è sulla loro onestà intellettuale ed indipendenza morale che intendo basare fiducioso le mie speranze per il futuro del Comune, prima che su qualsiasi altra figura.

In secondo luogo vorrei ringraziare l’intera Amministrazione: i Consiglieri di minoranza e di maggioranza in egual modo. Sicuramente persone con teste molto diverse tra loro, il cui rispetto reciproco non è quasi mai mancato.

Tra loro anche il Sindaco, il cui rapporto lavorativo e umano con chi sta dalla parte opposta non è mai semplice, soprattutto per chi lo giudica dall’esterno.

Eppure, fermo restando la distanza politica, il dialogo instancabile tra i nostri ruoli non è mai mancato. Perchè il “nemico” per poterlo combattere bisogna innanzitutto CONOSCERLO.

Il tempo trascorso al suo tavolo tra richieste, dubbi, suggerimenti e critiche, rientra tra il più efficace lavoro che anche un Consigliere di “opposizione” ha il dovere di portare avanti.

Saccomanno è stato, ed è, il mio primo avversario politico, non finirò mai di sottolinearlo, ma qualunque appartenenza e visione del mondo diviene STERILE se non costantemente dibattuta l’uno di fronte all’altro.

C’è infatti un filtro chiamato coscienza che ha sempre giocato a favore di un mio inossidabile convincimento: il paese si amministra INSIEME, e non si hanno mai abbastanza occhi e voci se si vuole farlo al meglio.

Quindi davvero grazie a voi, colleghi, perchè anche con una singola alzata di mano, vi siete comunque spesi per la storia di Torre, questo è certo, e per me non è poco.

Un ultimo saluto, il più importante, lo voglio dedicare infine ai miei Concittadini.

A TUTTI loro, e non solo a chi nel 2018 mi ha scelto quale principale rappresentante del MoVimento 5 Stelle a guidare una squadra di semplici bravi ragazzi fino a portare la nostra bandiera, ed i suoi principi, all’interno del Municipio.

Ed è proprio in virtù di tali principi che io ho da allora operato.

Io sono un umanista, e le parole sono tutto ciò che ho. Non ho molti altri strumenti per coltivare i frutti del mio lavoro. E chi mette in dubbio anche soltanto il mio saper dialogare con la popolazione dovrebbe dire, pubblicamente alla pari delle accuse, se e quante volte io non gli abbia aperto la porta di casa, o non risposto ad una sua telefonata.

Nella politica bisogna schierarsi, ho perciò imparato a mie spese che le decisioni più complicate sono sempre quelle più difficili da digerire per la maggiorparte della gente. Amici compresi.

Ma la politica, come qualsiasi altro lavoro, deve agire per il giusto e per il necessario, e mai per il mite CONSENSO.

Chi cerca quello non è uomo sincero, e io non sono mai riuscito a diventare bugiardo quanto forse occorre per sopravvivere, galleggiando, in tali ambiti.

Questo è il mio ultimo Consiglio Comunale, so quindi di abbandonare questi banchi per cedere il posto a chi spero sarà più bravo di me nell’onorare le battaglie di cui Torre ha sicuramente TANTO bisogno.

Starà ai Cittadini stabilire chi, e da quale lato della barricata.

State però certi che ci ritroveremo come sempre chi, nel bene o nel male, in fondo CI MERITIAMO.

In tal senso, il mio appello a recarsi alle urne è dunque il più importante messaggio con cui voglio chiudere oggi questa meravigliosa e complessa esperienza, augurandomi che le parti ora in causa sappiano convincere il maggior numero di persone possibile ad andare ad esercitare il loro sacrosanto diritto al voto.

Nonostante la mia personale assenza dalla prossima competizione e l’ufficiale IMPARZIALITA’ del Movimento nei confronti di entrambe le liste presenti, l’astensionismo non rappresenta infatti (per nessuno!) una valida soluzione ma, semmai, un atto di inciviltà e vile codardia nei confronti della società che ognuno di noi DESIDERA. Mettiamocelo bene in testa.

Per concludere, non mi resta che ammettere che, per quanto riguarda la mia vita pubblica e privata, non sono stati certo anni facili.

Ricordo come se fosse ieri l’amarezza mescolata all’orgoglio per la nuova avventura, rimanendo orfano proprio pochi giorni prima della mia elezione.

In mezzo poi, una consiliatura a tratti farraginosa, rallentata inevitabilmente dai lunghi periodi Covid, che mai ci saremmo aspettati, e che ci hanno innegabilmente impedito maggiori opportunità di azioni CONCRETE.

E, negli ultimi tempi, l’assurda mancanza di una progettualità di spessore, quale vera alternativa ad un risultato quasi scontato.

Eppure, con orgoglio ed onore so di non aver mai mollato fino alla fine, nonostante tutto e, talvolta, nonostante tutti.

Come in ogni tortuoso percorso che si rispetti, alcuni sono nel frattempo letteralmente spariti mentre pochi altri sono quelli che son rimasti accanto anche solo per chiedermi lumi ed informarsi sui fatti.

Sia agli uni che agli altri, però, posso giurare di aver tenuto fede ad ogni impegno con la massima presenza nelle convocazioni, nei Consigli come nelle singole Commissioni, anche scontrandomi senza paura contro i miei superiori, con l’ostinazione di compiere SEMPRE il mio dovere.

La mia campagna elettorale, all’epoca, si chiudeva con la frase “io non sono NESSUNO”, e anche oggi, con la stessa umilità di allora, oltre ogni fisiologico minimo progresso, intendo ripeterla ad alta voce, ancora con la stessa ferma convinzione di aver ANTEPOSTO al mio nome i principi ed i convincimenti ideologici di un partito che ha orientato senza mai un dubbio ogni mia ultima decisione. Finanche a scegliere di farci da parte, con distaccata dignità.

Vorrei dunque congedarmi dalla nostra popolazione con estrema e commossa graditudine, e con un’illuminante frase di Nelson Mandela.

“Io non perdo mai. O vinco, o imparo”.

Per me è stato così, tra queste mura ed in ogni mio sforzo personale.

Sempre per merito di tutti: amici ed avversari, indistintamente.”

FORZA TORRE!  💪🏻  🇮🇹

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