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cultura e spettacolo

Perché investire sulla cultura?

Tutte queste attività hanno una grandissima importanza per lo sviluppo intellettuale dell’individuo e per la sua crescita.

La partecipazione ad iniziative di carattere culturale come teatro, cineforum e associazioni di vario tipo è di grande stimolo per la socializzazione, abitua alla convivenza e al confronto di opinioni anche contrastanti.Attraverso questa partecipazione ci si sente partecipi di una comunità e si collabora per il suo miglioramento. Il principale centro di diffusione della cultura rimane comunque la scuola.

Nonostante le sue pecche, essa continua ad essere il luogo in cui vengono forniti gli strumenti di analisi della realtà e le cognizioni di base attraverso cui costruire la propria personalità. La scuola ha la grossa responsabilità di formare i futuri cittadini dello Stato e dovrebbe pertanto costituire un modello di integrità ed offrire solide garanzie di qualità. Possedere una buona istruzione significa tra l’altro essere in grado di comprendere i messaggi che quotidianamente ci vengono inviati tramite televisione, giornali e internet. Tuttavia cultura non è sinonimo di educazione scolastica. 

Esistono persone che attraverso l’esperienza di vita e la costante curiosità nel conoscere si sono formate un imponente bagaglio cognitivo e hanno sviluppato importanti qualità.
In un periodo di forte crisi ,come quella che sta vivendo attualmente il nostro Stato, la cultura dovrebbe essere fomentata con iniziative serie e con maggiori stanziamenti statali.
Tempo fa l’ex-ministro dell’Economia Tremonti affermò che “con la cultura non si mangia”.
La frase suscitò tanto scalpore che lo stesso arrivò a smentire di aver detto quelle parole.
Il punto però non è se questi abbia effettivamente pronunciato tale frase o meno, il punto è invece che in queste parole si racchiude una situazione molto attuale in Italia.
Basti pensare che nel nostro Stato l’investimento per l’Università è notevolmente inferiore non solo rispetto ai Paesi ad economia avanzata, ma anche rispetto ai Paesi in via di sviluppo.
L’investimento in cultura genera ricchezza e occupazione e basta guardare ciò che accade in tanti Stati per rendersene conto.
Con la cultura quindi si mangia e si cresce.
L’Italia dovrebbe, per tale motivo, trovare il giusto modo per rilanciarsi ,anche da un punto di vista economico ,andando ad investire sempre più sulla cultura intesa come conoscenza, educazione, ma anche bellezza artistica e paesaggistica .
Investire nella cultura significa investire per il futuro dei cittadini e dell’intero Paese.
Cultura e formazione rappresentano le basi per ripartire e per ritornare ad essere competitivi al pari con gli altri Stati.
L’Italia ha il dovere di curare il grado di istruzione della popolazione e di farsi promotore di iniziative culturali che comportino l’arricchimento dell’intera società rendendola partecipe e promotrice del progresso scientifico e civile.

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