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Possiamo avere un ruolo aldilà dei “confini” di Torre ?

 

Possiamo avere un ruolo aldilà dei confini di Torre ?

Era la domanda che ci ponevamo io e il gruppo che rende possibile la vita e le opere del nostro piccolo giornale e della associazione.

Crediamo di si.

Non è presunzione la nostra ma è constatazione di quanto i nuovi sistemi di comunicazione possano essere utili a raggiungere gli altri.

Le persone che noi vogliamo raggiungere sono i torresi sparsi nel mondo.

Qualcuno ci conosce anche fisicamente, altri potranno conoscerci. Molti sanno delle nostre umilissime origini e degli sforzi che facciamo per ringraziare per essere stati più fortunati di tanti altri.

Vogliamo farlo sia in modo virtuale sia anche, ove sarà possibile, fisicamente per far sì che loro, i loro figli abbiano a rinsaldare le radici con la loro storia e con la terra da cui partirono. Ricordare le origini non è solo un fatto nostalgico.

Abbiamo un progetto che ha come fine quello di riallacciare contatti e vite non per mere questioni di sentimentalismi nostalgici ma perchè crediamo che da quei contatti possano nascere occasioni per tutti.

Stiamo realizzando una rete di diffusione del nostro giornale sfruttando l’amicizia di persone conosciute per vari motivi e che si sono messi immediatamente a nostra disposizione.

Cominciamo con una serie di segnalazioni per aree geografiche.

Questo nostro primo intervento è per Torino.

Lì abbiamo conosciuto una persona squisita ed immediatamente disponibile è Carlo Acierno, dipendente del Ministero dell’Interno. Persona impegnata in politica e nel sociale. Ha accolto immediatamente il nostro invito per essere “cerniera “ tra noi e i nostri compaesani che vivono nella città piemontese.

Abbiamo con lui iniziato un percorso che prevede approfondimenti e studi di fattibili collaborazioni in settori della cultura e del sociale.

A Torino vorremmo portare, grazie al suo aiuto, un po’ di Torre, della Puglia e del Salento. Abbiamo prodotti culturali e alimentari che vorremmo mettere in vetrina a Torino e così non solo far sentire “a casa “ a chi andò via, ma far apprezzare quello che noi sappiamo fare e possiamo offrire.

Carlo Acierno si è messo a nostra disposizione. Si è impegnato non solo per “favorire” noi ma perchè crede che anche questo possa essere utile alla sua Città ed è in sintonia con la sua politica del fare.

Noi abbiamo iniziato a camminare speriamo di riuscire a raggiungere le mete. La prima Torino grazie a Carlo Acierno.

 

Uccio Missere

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