TANTI DUBBI, NESSUNA CERTEZZA AD UN ANNO DI DISTANZA
Torre Santa Susanna- La sera del 1 Gennaio 2016, la comunità di Torre Santa Susanna, fù scossa da una brutta vicenda di cronaca nera. L’imprenditore Pier Luigi Di Punzio in preda ad un presunto raptus di gelosia accoltellò la sua ex fidanzata e il suo fidanzato. L’imprenditore poche ore dopo, venne trovato carbonizzato all’interno del suo autocarro in un podere di famiglia in contrada “Lu Beddu”. Per gli investigatori il caso era quasi chiuso, si ipotizzava il suicidio, Pier Luigi si sarebbe suicidato in seguito alla disperazione per aver commesso un delitto. Ma quando si paventava l’archiviazione, i genitori di Pier Luigi tramite l’avvocato Raffaele Missere chiedono un proseguo di indagini e attualmente in mano al giudice Milto De Nozza ( foto) vi è un fascicolo che ricostruisce tutta la vicenda con perizie e “prove” che non dovrebbero portare all’archiviazione. Il mistero resta, non si convincono i genitori e in sordina anche l’opinione pubblica. Ma dalle indagini dei Carabinieri non è emerso nulla che possa far trasparire qualcosa di diverso dal suicidio.
Il Giallo, resta tale e tra mille misteri si potrà dire fine alla vicenda quando sarà notificato agli interessati decreto di archiviazione da parte del Tribunale di Brindisi. In attesa, rimane il ricordo di un ragazzo semplice, senza grilli per la testa che lavorava sodo per portare avanti l’azienda di famiglia. Non da meno dall’altra parte, la sua ex ragazza, umile e semplice che viveva la sua vita dei 20 anni e che ha rischiato di morire a causa di un presunto raptus di gelosia. Le indagini continuano, nella speranza di venire a capo di una situazione, che non ridarà certamente Pier Luigi alla sua famiglia, ma quanto meno darà una rassegnazione a tutti indistintamente.