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cronaca

Tragedia sulla Mesagne-Torre. La testimonianza del dott. Aldo Indolfi

Stava andando con le bambine del mini volley ad una festa della pallavolo a Sant’Antonio alla Macchia. Purtroppo, però, si è trovato catapultato di fronte ad una tragedia. Il dott. Aldo Indolfi (nella foto), medico anestesista e presidente del Volley SS. Annunziata di Mesagne, é stato il primo ad arrivare sul luogo del terribile scontro automobilistico accaduto ieri sulla provinciale Mesagne-Torre S. Susanna dove sono morte due donne. Non gli va di parlare.

Ancora oggi rivede dinanzi agli occhi “una scena apocalittica” che gli provoca dolore, angoscia. “Quando sono arrivato assieme ai papà delle bambine che stavamo portando ad una giornata di festa, ci siamo trovati di fronte ad una scena straziante: auto aggrovigliate e corpi abbandonati sull’asfalto”. Il dott. Indolfi si è fermato ed è sceso dall’auto assieme all’allenatore Giuseppe D’Adorante.

“E’ stato istintivo per me portare subito soccorso. C’era il corpo di una giovane sulla strada, un’altra donna stava tra le lamiere. Mi ha colpito una bambina di 7-8 anni che stava a terra e mi sono precipitato su quel corpicino”.

A mani nude ha praticato un massaggio cardiaco. “La bambina stava in arresto cardio-respiratorio; era cianotica, non dava segni di vita, non aveva polsi”.
Le auto delle ragazze del Volley Mesagne sono arrivate solo qualche secondo dopo il terribile impatto. Il dott. Indolfi non vuol sentire parlare di vita salvata. “Ho fatto solo quello che è il mio mestiere – ha detto -. Mi è venuto naturale praticare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. La bambina non dava segni di vita, era assente.

Per fortuna, piano piano ha cominciato a riprendere il respiro da sola, piano piano è comparso il polso centrale e poi quello periferico, poi ha mosso un braccio e ci ha dato la speranza di poterla salvare”.
L’intervento del dott. Indolfi è durato circa mezzora. Poi sono arrivate le ambulanze, purtroppo non tempestive. “Hanno tardato qualche minuto che, per noi, sono sembrati un’eternità”. Per prima é arrivata un’ambulanza di Torre S. Susanna con due infermieri che hanno invitato il dott. Indolfi a farsi da parte. “Mi sono qualificato e subito ho utilizzato le attrezzature che avevano in ambulanza, abbiamo stabilizzato la bambina con le maschere, le abbiamo messo il collare. Aveva una bruttissima frattura di femore e la gamba era gonfiata. Quindi sono partiti veloci per Brindisi”.
Le ragazze dopo circa un’ora sono ripartite per andare a giocare il torneo di mini volley. Il dott. Indolfi, però, ha lasciato i documenti perché le ragazze potessero giocare ed ha preferito tornarsene a casa. Questa mattina ha telefonato al Perrino per avere notizie della bambina ed ha saputo che è stata trasferita all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. “Spero che riesca a superare questo brutto momento e che sopravviva”.

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