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politica

Liceo Coreutico di Mesagne, i deputati Ciracì e Matarrelli ottengono impegni concreti da Ministero e Ufficio scolastico regionale

Secondo gli impegni presi pubblicamente in precedenza con le famiglie, i docenti e gli studenti, i deputati Nicola Ciracì (Direzione Italia) e Toni Matarrelli (Liberi e uguali) si sono interessati alla questione del Liceo Coreutico di Mesagne. Nei giorni scorsi hanno incontrato a Roma il capo segreteria del ministro Valeria Fedeli (Miur) e nella giornata di ieri (14 dicembre) il direttore dell’Ufficio scolastico regionale pugliese Anna Cammalleri e il dirigente Vincenzo Melilli. Sia dal primo che dai secondi hanno ottenuto rassicurazioni circa l’attivazione delle cattedre mancanti per garantire agli allievi l’ordinario e completo percorso di studi.
«In qualità di parlamentari della Repubblica e al servizio del nostro territorio e al di là della differente appartenenza politica – dichiarano Ciracì e Matarrelli – abbiamo fatto presente una serie di inadempienze passate che hanno generato l’odierna situazione di disagio e disservizio pubblico e constatato che anche le ultime  rassicurazioni poggiano più su auspici che su fatti e atti concreti».
«Ieri pomeriggio – proseguono – si è convenuto sulla necessità di un’immediata iniziativa straordinaria d’impulso da parte dell’Ufficio scolastico regionale presso i competenti uffici del Ministero e sulla convocazione, prima di Natale, di una riunione operativa a Bari, presso la Direzione Regionale, al fine di coinvolgere e responsabilizzare anche la dirigenza dell’Istituto».
Ciracì e Matarrelli, che nel corso di questa legislatura avevano già presentato congiuntamente un’interrogazione sul tema, si dichiarano momentaneamente soddisfatti dell’interesse dimostrato dai soggetti istituzionali finora coinvolti e auspicano che, grazie al contributo di ciascuno, il Liceo Coreutico possa finalmente disporre di tutte le cattedre. «Comprendiamo le difficoltà – concludono – ma tale disagio non può più andare avanti né essere tollerata oltre, il percorso didattico/formativo dei ragazzi dev’essere garantito quanto prima».

 

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