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Brindisi, parco giochi Casale: da fiore all’occhiello a giardino degli orrori

Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it

BRINDISI – Chiuso ai brindisini ed i bambini, in particolare, ma aperto ai vandali che ormai hanno distrutto tutto ciò che si poteva distruggere. C’era una volta il parco giochi del Casale, il gioiello cittadino in cui per oltre 50anni, generazioni di bambini hanno potuto godere di un polmone verde attrezzato per trascorrere spensieratamente le ore più belle della loro giovinezza. Da anni La Gazzetta prova a difendere quel bene comune cittadino che, fino all’inizio dell’emergenza per il Covid-19, era ancora punto di riferimento importante per tante famiglie e i loro bambini. Cessata l’emergenza i parchi cittadini sono quasi tutti riaperti, eccetto proprio quello storico, rimasto chiuso alla gente per bene, che rispetta la struttura e tiene al suo decoro: il cancello d’ingresso è difatti chiuso. Il parco è però diventato il regno dei vandali che hanno finito di stuprarlo e distruggerlo. I balordi hanno ricavato un altro ingresso staccando una delle sbarre della cancellata per potervisi intrufolare. La Gazzetta, dopo le denunce e le segnalazioni dei mesi e degli anni passati, ha l’ennesimo grido d’allarme partito da una lettrice per «riaccendere i riflettori» sul bene pubblico.

«Le scrivo per darle alcune informazioni sul parco giochi del quartiere Casale di Brindisi, quello prospiciente il monumento. Il parco giochi è chiuso da mesi e non è più presente il guardiano. Sul portone non è presente nessun cartellone o insegna che indica il motivo per cui il parco è chiuso… ci sono giochi rotti? Non è più in sicurezza? Non si sa… Nonostante la chiusura, dal pomeriggio sino a sera molte persone vi accedono attraverso una fenditura nel lato sinistro in quanto una sbarra della recinzione è stata divelta. All’interno del parco ci sono genitori e nonni con bimbi piccoli che salgono sui giochi, bambini di età dai 10 anni ai 13 anni e molti giovani. Questi ultimi, vanno a mettersi all’interno dell’edificio affacciato sulla pista di pattinaggio e lì fumano… e non si sa cosa altro fanno, tanto non ci sono controlli. E per molti bambini più piccoli che entrano senza genitori non avvertono il pericolo… la presenza e la cattiva volontà di presunti teppistelli o malintenzionati. Ieri per curiosità sono entrata per accertarmi dei fatti e quanto le ho appena scritto rispecchia ciò che ho riscontrato. Sottolineo inoltre che il parco è in uno stato di abbandono e degrado totale: cartacce, bottiglie di plastica a terra, vetri delle palazzine vicino alla pista di pattinaggio tutti rotti e non mi sembra un luogo adatto ai bambini, che necessitano ovviamente di un luogo di divertimento sicuro e in buono stato».

Oltre a quanto riscontrato dalla lettrice ci sono altalene distrutte lanciate in quello che era il castello dei bambini, la cui finestra è stata peraltro sradicata. Il locale che ospita le pompe è stato vandalizzato, le vetrate dei magazzini frantumate. Le ringhiere che si affacciano al pattinodromo sono state strappate, l’altalena dei disabili violentata. Sulla pista di pattinaggio piccola sono spuntate delle rampe per gli skaters, mentre alle spalle del pattinodromo è spuntata una vera e propria discarica abusiva con tanto scarti di rifiuti edili – e di ogni genere e persino un divano. Lo scempio si consuma senza alcuna forma di controllo. Eppure il Comune aveva annunciato il suo impegno.