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Covid, in Puglia stretta dell’Anm: “Misure più restrittive per l’accesso in tribunali e procure”

I magistrati pugliesi sollecitano l’adozione di misure più restrittive per l’accesso nei tribunali e nelle procure: la richiesta è rivolta ai capi degli uffici e agli ordini degli avvocati, affinché concordino insieme modalità ancora più stringenti di accesso e di svolgimento dell’attività giudiziaria. La decisione è stata presa dalle giunte distrettuali di Bari e Lecce (la prima ha giurisdizione sugli uffici di Bari, Trani e Foggia, la seconda Lecce, Brindisi e Taranto) alla luce delle ulteriori indicazioni fornite negli ultimi gironi dalla Regione Puglia sul piano vaccinale che sostanzialmente conferma l’esclusione del comparto giustizia – e di qualunque categoria professionale prioritaria – dai prossimi “giri” di somministrazioni. L’indicazione giunta da Roma, del resto, è chiara: la campagna vaccinale procede per fasce di età e senza eccezioni.

Per questo la Regione non può fare diversamente, nonostante il governatore Michele Emiliano, il 20 marzo, abbia evidenziato come il comparto giustizia sia sottoposto agli stessi rischi di quello scolastico e quindi sarebbe necessario vaccinare magistrati, avvocati e personale del settore prima di altri cittadini. Una posizione identica a quella degli ex colleghi magistrati, come dimostra l’ulteriore posizione dell’Anm di Bari e Lecce.

“In regioni rosse come la Puglia, in cui ancora non si è raggiunto il picco dell’epidemia in costante ascesa e in cui la situazione ospedaliera è ogni giorno più grave – è chiarito –  si pone indifferibilmente il problema dell’apertura degli uffici giudiziari e della gestione delle udienze. Nella perdurante quanto incomprensibile esclusione dal piano vaccinale del comparto giustizia, le giunte dell’Anm di Bari e Lecce sollecitano i capi degli uffici a concordare urgentemente con i competenti consigli degli ordini degli avvocati immediate misure restrittive delle attività degli uffici, a tutela della salute dei cittadini e di tutti gli operatori del settore giustizia onde evitare che la diffusione dei contagi diventi incontrollabile”. Nei prossimi giorni, il confronto tra ordini degli avvocati e capi degli uffici giudiziari dovrebbe portare a ulteriori provvedimenti.

“Il comparto giustizia in Puglia conta appena 3.000 persone – spiega il presidente dell’Anm Lecce, Maurizio Saso – siamo convinti della necessità di vaccinare prioritariamente le categorie fragili ma ricordiamo che l’attività del settore si svolge attualmente in presenza, con gravi rischi per tutti i soggetti che la svolgono. La vaccinazione di magistrati, dipendenti dei tribunali e avvocati sarà un passo fondamentale per poter continuare a svolgere il servizio, fino a che non sarà possibile realizzarla è necessario imporre misure più restrittive”.

Fonte: bari.repubblica