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Covid, Puglia pensa a Oss “super specializzati” per affrontare l’emergenza. Si parte da graduatoria di Foggia

Fonte: immediato.net

Le difficoltà per le Rsa e tutte le strutture socio sanitarie in genere a reperire personale infermieristico, è il tema della prima audizione affrontata nella III Commissione presieduta da Mauro Vizzino. All’audizione richiesta dai consiglieri Pendinelli e Parchitelli, ha risposto il direttore del Dipartimento della salute, Vito Montanaro.

La Regione Puglia ha coltivato la possibilità di creare Oss super specializzati (con la cosiddetta terza S), per sopperire alla carenza di personale infermieristico. In tal senso Montanaro ha spiegato che a questa possibilità è necessario lavorare di concerto con l’assessorato al Lavoro e che comunque bisogna tenere conto del parere dell’Ordine degli infermieri che pare abbia avuto una reazione tiepida rispetto a questa possibilità.

Mercoledì ci sarà un incontro per tirare le somme sugli Oss assunti a tempo determinato, sullo scorrimento della graduatoria del concorso di Foggia, prendendo in esame tutti gli Oss che hanno interrotto contratti con le aziende private allo scopo di “dare una mano” in questa fase difficile e non in ultimo, come eventualmente intervenire per la formazione e l’acquisizione della terza S. Dopo l’incontro Montanaro presenterà alla Commissione una relazione di sintesi sulle decisioni assunte. Da parte dell’assessorato c’è la massima disponibilità ad occuparsi sia del settore privato che del pubblico anche in considerazione del periodo terribile e delle importanti carenze di personale. C’è anche l’impegno alla revisione le tariffe nelle Rsa che applicano il contratto Aiop.

La Regione si muove nell’ottica del rispetto della utenza, per garantire una gestione di queste strutture in totale sicurezza per gli ospiti. La terza Commissione ha poi approvato la proposta di legge del consigliere Mario Pendinelli che contiene “Interventi a favore di soggetti fragili per l’accesso all’istituto di Amministrazione di Sostegno”, dopo aver ascoltato in audizione (su richiesta del consigliere Galante) i presidenti dei CSV di Bari e Taranto.

Il consigliere Pendinelli ha così relazionato sulla iniziativa legislativa: “La Regione Puglia ha sempre operato per sostenere la fragilità nelle sue diverse forme e ha posto l’intervento sociale tra gli obiettivi principali dell’attività legislativa e amministrativa. Sempre maggiore diventa il ricorso all’istituto dell’Amministrazione di Sostegno da parte dell’autorità giudiziaria per la complessità ed il numero di casi delicati di cui vengono investiti i servizi sociali dei Comuni e delle ASL. Questo istituto riguarda molto spesso soggetti privi di reddito, senza alcuna proprietà e, a volte, senza alcun parente in grado di prendersi cura di loro. Non esiste forma di sostegno economico per questo istituto che, quindi, vede talvolta il Giudice costretto a far leva sulla disponibilità e sensibilità dell’Amministratore cui viene assegnata la cura di persone nullatenenti.

Il legislatore nazionale ha disegnato questo istituto giuridico, differenziandolo dalla tutela, per dare una risposta veloce a problematiche sociali che rischiano una condizione di abbandono. Può anche determinarsi la situazione di presa in carico in modo improprio e per tempi lunghi del soggetto da parte del Servizio sanitario regionale proprio per la mancanza di un’azione mirata e tempestiva. L’intervento finanziario previsto non può essere certamente considerato l’assolvimento degli oneri derivanti da una prestazione professionale, ma va inteso come un contributo per le spese sostenute ed il tempo impiegato, atteso che per l’attività di Amministratore di Sostegno non è prevista alcun forma di retribuzione, né il gratuito patrocinio.

Ne consegue che l’intervento economico della Regione costituisce un aiuto per l’autorità giudiziaria impegnata ad assegnare un amministratore ad un soggetto fragile ed un passo avanti nella direzione della salvaguardia dei diritti delle persone”.