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cronaca

La triste storia della donna uccisa dal Covid e “dimenticata” nell’obitorio dell’ospedale

Fonte: lavocedimanduria.it

La solitudine e la povertà, unite al maledetto Covid, hanno scritto una pagina tristissima per Manduria. E’ quella della morte di una donna non ancora sessantenne, Z.G., il cui corpo è rimasto dieci giorni nella cella frigo dell’obitorio dell’ospedale Marianna Giannuzzi prima di dargli sepoltura. 

Chiusa e sigillata nel sacco di contenimento virale, la povera donna è rimasta tutto quel tempo nell’attesa che qualche familiare si presentasse per farsi carico dei funerali.

Nessuno, però, ha reclamato quel corpo solo. Evidentemente senza più parenti o per qualche motivo lontana da loro, a preoccuparsi di lei è stato il Comune che si è fatto carico delle spese anticipate dall’agenzia funebre “La Pietà” di Manduria. Sulla sua bara solo un mazzo di rose fornito dall’agenzia funebre. L’altro ieri il responsabile dei servizi sociali comunali ha firmato la determina che destina la somma da riconoscere all’impresa funebre.