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La Cmc licenzia ma non chiude i battenti: “Si spera in nuove commesse”

Fonte: brindisireport.it

CAROVIGNO – La Cmc licenzia 35 dipendenti ma non chiude i battenti, nella speranza di nuove commesse. L’auspicio è che il verbale di esame congiunto sottoscritto in questi giorni dall’amministratore della società di Carovigno, attiva nel settore aerospaziale, e le segreterie territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil non sia il capitolo finale di una delle vertenze occupazionali che affliggono il territorio in ambito metalmeccanico. Esaurita la misura massima della cassa integrazione, l’azienda non ha più lavoro per il suo personale, costituito complessivamente da 41 unità. Si è arrivati a questa situazione “per mancanza di affidamento di commesse – afferma il segretario generale della Fiom, Angelo Leo – da parte dell’unica committenza storica in campo aeronautico e cioè la Leonardo Elicotteri di Brindisi”. 

Lavoratori Cmc Carovigno con Angelo Leo-2

“La direzione – fa sapere Leo – ha comunicato alle organizzazioni sindacali che la proprietà salderà tutte le spettanze dei lavoratori Tfr, ferie e mancato preavviso in rate mensili per 24 mesi”. “La misura proposta dall’azienda – prosegue Leo – sarebbe di 800 euro mensili, ma la Fiom Cgil Brindisi nell’assemblea con i lavoratori in azienda del 16 febbraio, ha richiesto di aumentare la quota mensile a mille euro. Inoltre l’azienda si è impegnata qualora riprendesse l’affidamento di nuove commesse a riassumere di nuovo i lavoratori licenziati”. 

“A questo punto – è l’appello di Angelo Leo – tutte le Istituzioni e la politica, sono chiamati a sostenere il diritto al lavoro esercitando con più forza la giusta pressione nei confronti del governo per la difesa dell’apparato industriale aerospaziale al Sud in generale e nel territorio brindisino in particolare. Quarantuno lavoratori, 41 famiglie non possono essere abbandonati e destinati ad ingrossare il grande esercito dei disoccupati brindisini”.