IN MORTE DI UN PANETTIERE
Mi è capitato sta mattina di leggere l’annuncio della morte di un panettiere torrese.
La sua famiglia ha abitato in quell’immobile tra Via Panarese e Via Roma, in una casa che adesso è abbandonata da alcuni anni e non so se sia ancora di proprietà della famiglia .
Era una persona squisita, educatissima. Non avevo molte confidenze però ricordo che ogni volta che mi incontrava mi salutava con un fare gentile e capace di attirare a se il rispetto degli altri,
Un lavoratore che ha prestato attività in vari forni. Una volta mi disse che aveva cominciato a lavorare a Brindisi, era un lavoro strano, un lavoro che lo obbligava a rimanere fuori casa per tutta la notte e per lui si invertivano le fasi, quando tutti dormivamo lui lavorava per noi . Era bravo nel mestiere ed era baravo umanamente.
Voglio dedicare a lui un pensiero, che è un pensiero di speranza, è che tutti i ragazzi, coloro i quali stanno iniziando la vita lavorativa abbiano come esempio anche quel panettiere , che pur di lavorare e protare a casa quel che è necessario lavorava anche di notte mentre noi dormivamo.
Ciao Giovanni