la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

notizie

Ancora un dramma dell’immigrazione a due passi da casa nostra…..(riflessioni da semplice uomo di strada).

Appena l’altro giorno i tanti canali informativi ci riportano l’ennesima sciagura in mare di immigrati che, credo, abbia scioccato emotivamente anche il più arido cuore e spento repentinamente l’ultimo eco gioioso delle tante manifestazioni carnevalesche. Ancora adesso che si riportano per iscritto queste modeste riflessioni, quel mare ionico calabrese a noi tanto vicino continua “a espellere corpi esamini” di donne, uomini e bambini, la cui unica colpa è stata quella di essere scappati da un mondo che definire “umano” è senz’altro un azzardo. Come se non bastassero le tante tragedie che stanno insanguinando la Terra in più parti, prima fra tutte l’orribile guerra che dilania la nostra Europa, ritenuta per molto tempo al riparo da simili e assurdi contesti. Ancora, e chissà per quanto tempo ancora, questi “viaggi della speranza” assomigliano sempre più ad “una via crucis” di cristiana memoria. Abbiamo ancora nella mente e negli occhi l’atroce immagine di quel bambino morto affogato che giace riverso sulla spiaggia con ancora intattoil suo colorato vestitino. Quel bambino aveva solo tre anni ed il suo nome era Aylan Kurdy e, suo malgrado, si immolò sull’altare della disperazione e di un sogno di un avvenire migliore. La foto che fece il giro del mondo ritraeva il suo corpicino esamine fra le braccia di un soccorritore, che in quel momento rappresentava il papà che non avrebbe mai più potuto vedere. Ora ancora uomini inermi e disperati e tanti bambini di varia età che, cifra ancora da definire, sarebbero una ventina. E’ sempre stato un dramma l’emigrazione, non foss’altro che per lasciare le proprie radici e i propri affetti per approdare ad un luogo sconosciuto, e a volte tanto ostile, ma oggigiorno con l’umanità proiettata a mercificare tutto si assiste ad episodi dalla violenza inverosimile. I nostri genitori ed ancor prima i nostri nonni hanno sperimentato sulla propria pelle questo dramma, ma per loro fortuna, pur nelle immense difficoltà, per raggiungere i vari posti della Germania, Francia, Svizzera, Belgio, ecc. non hanno dovuto attraversare un mare, anche in tempesta, a bordo di precarie ed insicure imbarcazioni. Certamente è arrivato il tempo che non il singolo Stato, ma l’intera Europa, se è vero che esiste, deve “inventarsi” ogni possibile politica per impedire che questo scempio di vita umana continui ancora. Lo devono soprattutto a tutti quei bambini che come un “Cristo addormentato” trovano pace solo sul giaciglio di una spiaggia. Mi va di pensare che ogni Persona di buona volontà spera che quei bambini almeno non abbiano pianto, che non abbiano invocato aiuto e che quel sonno profondissimo gli abbia avvolti subito fra le sue amorevoli braccia. Di sicuro saranno “angeli” di quel mondo dove nulla più sottrae i bambini alle proprie madri, ai padri, ai nonni, ai compagni di giochi e nulla più spegne il loro ingenuo stupore ed incantevole sorriso.

Nicola Muscogiuri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.