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politica

Cosa significa inciucio, chi è l’inciucista

 

Essere informati e documentati fa sempre bene, non è mai troppo, perchè fa più male l’ignoranza della cattiveria.

TORRE SANTA SUSANNA – Tante volte, per adeguarci ad un andazzo linguistico del momento, basti pensare, per fare un esempio all’abbominevole modo di dire “assolutamente si, assolutamente no”

entrato nell’uso corrente, per dimostrare agli altri che siamo al passo con le mode, al tempo con i tempi, in riga con i modelli che giornali, televisioni e internet ci propinano quotidianamente, siamo spinti ad usare parole e linguaggi complessi o peggio ancora inglesismi che trovano piena e più efficace alternativa nella classica lingua italiana. Non sembri un atto di arroganza la mia se a fianco al mio articolo di commento sul consiglio comunale in cui parlo di “inciucio”, facendo ricorso al vocabolario Treccani, pubblico questa nota esplicativa dei termini inciucio e inciucione.

INCIUCIO, sostantivo maschile che sta a significare accordo poco chiaro, in politica raggiunto con compromessi, imbroglio, pastetta. Termine recentemente introdotto nel linguaggio politico e dal quale sono poi stati coniati nel linguaggio giornalistico i derivati inciucismo, inciucioso, inciuciare, con il significato originario di intrigo, intesa raggiunta sottobanco, di nascosto, e in seguito passato a indicare un piano politico confuso, non chiaro, malamente orchestrato.

INCIUCIONE, sostantivo maschile e aggettivo (ironico). Chi o che è ritenuto molto propenso all’inciucio, al compromesso poco trasparente, alla tresca, all’inganno, alla fornicazione, all’intrallazzo. Su Italia Uno è andata in onda tempo fa l’Antica Roma in versione seriale (…). Tutto ruota intorno a due famiglie, quella di Cesare Appio (Antonello Fassari), avvocato cialtrone con un’esosa moglie (Nadia Rinaldi) e figli a carico e un avvenente amante, Poppea (Eleonoire Casalegno) che lui chiama con affetto Poppy e quella di Salvatore Pitagora (Nino Frassica) meridionale inciucione pronto a corrompere i funzionari romani (Repubblica, 21 Febbraio 1998, p. 43, spettacoli). Se riuscite a trovarlo su internet, vedetevi lo sceneggiato, tra i protagonisti potreste ritrovare i volti di qualche consigliere comunale nostrano.

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