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Diciannovenne si suicida in diretta su Periscope

 

Nel corso degli ultimi mesi si è diffusa la moda dello streaming live, delle dirette. A lanciare, ma non creare, la tendenza è stato Periscope, uno fra i primi servizi a consentire di mostrare le proprie gesta con latenze minime (connessione permettendo), ma anche di farlo in maniera estremamente semplice. Periscope ha di fatto dato la possibilità a tutti di mostrare la propria vita quotidiana, nell’immediato. Ma c’è un lato oscuro su cui le autorità di legge stanno lavorando.

Lato oscuro che possiamo evincere da quanto accaduto in Francia, alla stazione di Égly, fuori Parigi. Le autorità d’oltralpe stanno indagando sulla morte di una giovane donna che si è tolta la vita saltando davanti ad un treno, il tutto durante una violenta diretta sul servizio di Twitter: “La ragazza avrebbe inviato un SMS ad uno dei suoi conoscenti più intimi alcuni minuti prima della morte per annunciargli le sue intenzioni”, ha dichiarato il procuratore Eric Lallement al New York Times.

“Inoltre, avrebbe fatto alcune dichiarazioni agli utenti internet via Periscope, spiegando il suo atto”. Stando alle fonti, alla diretta stavano assistendo più di mille utenti che non sembravano credere alle dichiarazioni, incoraggiando ironicamente l’azione alla protagonista. Il file con la trasmissione è stato eliminato dal servizio, tuttavia è possibile trovare online alcune copie censurate del video. Gli investigatori stanno adesso esaminando il telefono della giovane francese.

“Il video che sto facendo in questo momento non è fatto per creare subbuglio ma per far reagire le persone, aprire le loro menti”, diceva la vittima dopo aver raccontato di essere stata vittima di uno stupro. Il pubblico nel frattempo reagiva quasi compiaciuto, nell’incredulità generale: “Stiamo aspettando”, e “Credo sia divertente”, fra i commenti. La schermata è poi diventata nera, per poi riapparire mentre un addetto alle emergenze diceva di essere insieme alla vittima.

Non è la prima volta che Periscope finisce nelle pagine di cronaca dei giornali. Meno di un mese fa il servizio ha ospitato la diretta di un tentativo di stupro nei confronti di una diciassettenne americana, mentre un’altra amica filmava l’avvenimento. In quel caso, sia l’imputato che la ragazza che riprendeva sono stati incriminati, tuttavia spesso quanto avviene in diretta può rappresentare una sfida difficile per le forze dell’ordine, che devono trovare soluzioni rapide ad un problema nuovo.

In passato ci sono stati altri casi di suicidi online: nel 2010 lo svedese Marcus Jannes compiva l’estremo gesto di fronte alla sua webcam, ed anche altri servizi come Instagram hanno ospitato pianificazioni di suicidi che poi sono stati effettivamente completati.

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