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Ciracì (CoR): «Regione nemica dei cittadini, in arrivo il salasso per i bolli auto non pagati: propongo “rottamazione” e rateizzazione delle cartelle»

 

Salasso in arrivo per gli automobilisti pugliesi. La Regione, in collaborazione con Aci, ha spedito e sta tuttora spedendo gli avvisi di pagamento relativi ai bolli auto non pagati negli anni 2012, 2013 e 2014. Sono circa 120mila, si apprende, i pugliesi interessati (14mila nella sola provincia di Brindisi) e che, in caso di inadempienza, rischiano la radiazione dei propri veicoli dal Pubblico registro automobilistico (Pra): un’enormità.

Sulla questione interviene l’onorevole Nicola Ciracì (CoR), il quale si dichiara apertamente contrariato e definisce la Regione, guidata da Michele Emiliano, sempre più nemica dei cittadini.

«Si tratta di un provvedimento drastico ed estremo – dice – che contrasta con il particolare momento storico di difficoltà economica in cui versano l’intero Paese e, in particolare, le famiglie della nostra Puglia: una mossa, ai limiti dell’usura, che dal 1992 a oggi nessun presidente di Regione aveva mai fatto».

«L’auto è per moltissimi cittadini un bene strumentale – spiega – come tale utilizzato soprattutto per lavoro o per raggiungere e tornare dal posto di lavoro, per chi ancora ne ha uno, e dunque salassarli con la pretesa dell’immediato pagamento di questa tassa di possesso, maggiorata d’interessi e sanzioni, è quanto mai inopportuno».

«Mi auguro che la Regione torni sui propri passi e adotti una strategia più “umana” – conclude il deputato – da una parte “rottamando” le cartelle, cioè depurandole dei costi aggiuntivi per interessi e sanzioni, dall’altra concedendo la possibilità di rateizzare (magari partendo da una base di 50 euro/mese) e, di conseguenza, di sospendere la radiazione dal Pra».

Secondo alcune stime, i proprietari di un veicolo di media cilindrata che non abbiano pagato il bollo in nessuna delle annualità contestate si troveranno a dover pagare qualcosa come 450-500 euro per anno arretrato, oltre alle maggiorazioni per interessi, sanzioni e spese di notifica. 

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