TORRE: LA CITTADINANZA TORRESE, RENDE GLI ONORI AL GENERALE CARLO ALBERTO DALLA CHIESA.
Torre Santa Susanna- Il 27 Ottobre 2014, fù inaugurato il tanto contestato monumento al carabiniere della amministrazione Comunale del Sindaco Galasso. Il ( 27 Ottobre 2017), non vi è stata nessuna contestazione perché, non vi era oggetto di polemica politica.
Alla presenza delle massime autorità militari e religiose regionali, provinciali e comunali, si è svolta la cerimonia di intitolazione al valoroso Generale dei Carabinieri CARLO ALBERTO DALLA CHIESA ucciso dalla mafia a Palermo dove ricopriva la carica di Prefetto. Il comandante della Legione Carabinieri di Bari Generale di Brigata Giovanni Cataldo è stato ricevuto con gli onori militari del picchetto e della Banda di Torre Santa Susanna “ M.° Massimino Vitale” che liberamente ha dato il contributo alla manifestazione.
Presenti i genitori del maresciallo Antonio Di Mitri ( medaglia d’oro al valor militare alla memoria) ucciso nel tentativo di sventare una rapina ad una Banca di Francavilla Fontana. La cerimonia è proseguita con lo scoprimento della targa recante il nome della nuova via. Toccante è stato il discorso, del comandante provinciale dei carabinieri colonnello Giuseppe De Magistris, che si è rivolto alla scolaresca presente dicendo: Voi siete la purezza ed il futuro del mondo intero, vivete nella legalità sempre perché ogni forma di illegalità alimenta la mafia.
Il generale Giovanni Cataldo, ha ricordato la figura del Generale Dalla Chiesa, essendo stato suo comandante alla scuola ufficiali e lui conserva come reliquie quei piccoli ricordi vissuti con l’eroico Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
In una terra di Sacra Corona, per una mezza giornata ha trionfato lo Stato con le massime autorità della Gloriosa Arma dei Carabinieri che da oltre due secoli è il pilastro della Nazione Intera.
La cerimonia si è conclusa con i gli onori militari ai presenti ed ai caduti. E’ Torre Santa Susanna, ancora una volta ha dato lustro all’Arma con l’intitolazione della nuova strada ad un suo figlio, come in passato vi fù l’intitolazione al carabiniere Cosimo Miccoli ( medaglia d’oro al valor militare alla memoria)morto a 26 anni nel tentativo di sventare una rapina al casello autostradale di Pomigliano D’Arco, a seguire l’intitolazione ( in sordina) al vicebrigadiere Salvo D’Acquisto fucilato a 23 anni dai Nazisti.
Uomini, che forse non erano a conoscenza della grammatica, come li definiscono alcuni scienziati della penna. Hanno però, dato la loro vita perché credevano in tanti valori che oggi sono scomparsi.
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