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cronaca

Tomba profanata al cimitero di Avetrana, parla la figlia: “il mio ex compagno mi minaccia”

Sarebbe stato un uomo di Torre Santa Susanna l’autore dell’orrida profanazione di un cadavere avvenuta nel cimitero di Avetrana nella notte tra il 2 e 3 novembre. Ad accusarlo, nel corso della puntata andata in onda ieri sera della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, è la figlia della donna morta, Grazia Prisciano, di Avetrana, ex compagna del presunto autore del macabro gesto che ha sconvolto tutti.

Solo o con l’aiuto di un complice, il presunto profanatore, si sarebbe introdotto nel camposanto di Avetrana e aiutandosi con una scala avrebbe divelto il marmo del loculo, estratto la bara e scaraventata a terra; avrebbe poi aperto il coperchio, rimosso la lamina di zinco scoprendo completamente la salma morta sette anni prima. L’efferato gesto, ha spiegato la donna che lo accusa, sarebbe stato anticipato con messaggi sul telefonino.

Secondo la donna, intervistata dall’inviato della conduttrice della trasmissione, Federica Sciarelli, il torrese che la stalkerizza da quando lei ha deciso di interrompere il rapporto, si sarebbe macchiato di altri atti di violenza nei confronti della sua famiglia: il furto della sua macchina fatta poi ritrovare, l’incendio dell’auto del fratello e l’uccisione di un maialino che teneva in giardino.

Sull’inquietante episodio del cimitero e sugli altri attentati ai danni della famiglia Prisciano, indagano i carabinieri di Avetrana e Manduria a cui la donna ha presentato numerose denunce perché si sente minacciata e teme per la sua vita e quella dei suoi familiari. Grazia Prisciano è separata ed ha una figlia piccola che vive con lei nella casa paterna con il padre e un fratello.

 

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