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Regione Puglia, arriva l’ok ad Areu: ecco il nuovo sistema del 118

fonte la gazzetta del mezzogiorno

BARI – La terza commissione consiliare della Regione Puglia, presieduta da Pino Romano, ha approvato a maggioranza e con l’astensione delle opposizioni, il disegno di legge sul ‘Sistema dell’emergenza-urgenza della Regione Puglia. Istituzione dell’Azienda regionale dell’emergenza urgenza della Puglia’ (Areu). L’Areu (dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale e gestionale) gestirà il sistema di emergenza e urgenza sanitaria dell’intera regione e si raccorderà con le aziende sanitarie e ospedaliero universitarie e con tutti gli altri organismi pubblici e privati accreditati che operano nel settore. Dovrà assicurare anche il funzionamento del relativo sistema informativo digitale. Il sistema si articolerà su una centrale operativa regionale con compiti di coordinamento e cinque centrali operative provinciali.

Il presidente della Giunta regionale e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, ha sostanzialmente respinto le richieste di modifica chieste dalle opposizioni (sono intervenuti Nino Marmo, Ignazio Zullo, Marco Galante, Giannicola De Leonardis, Mario Pendinelli, Luigi Manca) che hanno preannunciato la presentazione di emendamenti in Consiglio regionale. Analoga iniziativa da parte di Domenico Santorsola (Noi a Sinistra per la Puglia) che ha votato a favore del provvedimento. Le richieste delle opposizioni miravano a lasciare inalterato il modello dipartimentale dell’attuale sistema 118 ritenuto, con i dovuti aggiustamenti, più funzionale rispetto alle esigenze della Puglia e meno oneroso rispetto alla istituzione dell’Areu, che prevede, tra l’altro, la nomina dei direttori generali, sanitari e amministrativi e del collegio sindacale.

Altro punto richiamato quello delle modalità di passaggio del personale dal rapporto in convenzione a quello diretto con il SSR, con un occhio particolare alla situazione e alle modalità di svolgimento del lavoro del volontariato. Il presidente Emiliano – è detto in una nota della Regione Puglia – ha ribadito la validità dell’impianto del disegno di legge, garantendo «il suo impegno a valutare eventuali incongruenze» che dovessero emergere in sede di applicazione del nuovo modello 118 «in modo da garantire le legittime aspettative» degli interessati. 

LE PAROLE DI EMILIANO – Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato oggi alla riunione della commissione consiliare Sanità, che ha licenziato il disegno di legge istitutivo dell’Areu, l’Agenzia regionale per l’emergenza e l’urgenza, che accorperà a livello regionale il 118. «Stiamo trasformando il 118 che era un mix tra volontariato e tra ciò che esisteva sul territorio – ha detto Emiliano al termine della riunione – in una azienda, in una Asl che strutturerà e professionalizzerà tutti i medici, gli infermieri, gli autisti, i soccorritori, e darà loro uno status molto più rilevante. Oggi chi non ha i requisiti per lavorare nel 118 teme di non poter partecipare a questa nuova azienda, ma si deve ricordare che non dovrebbe stare neanche adesso nel 118». «Le modalità di assunzione per la nuova azienda – ha aggiunto – sono quelle definite nella Costituzione, ci vogliono dei concorsi». «Nelle more dei concorsi – ha precisato – ci sarà una normativa temporanea con la quale i medici che sono attualmente convenzionati, cioè sono dei liberi professionisti, per un certo periodo potranno probabilmente continuare a farlo. Chi invece vorrà essere assunto subito, parteciperà ai concorsi e verrà assunto immediatamente perché purtroppo di medici di 118 ce ne sono pochissimi, siamo sempre scoperti per cui se facciamo un concorso dovremmo assumere tutti». «Il nuovo 118 – ha proseguito Emiliano – sarà più centralizzato, ci sarà un unico responsabile, ci sarà un unico investitore del danaro, ci sarà un unico soggetto che assume le persone e non ci sarà soprattutto quello ‘sfruttamento della manodopera’ sotto la forma del volontariato che spesso è una bellissima cosa, ma quando nasconde uno sfruttamento del lavoro non va bene». «Questa nuova azienda potrà investire sulla formazione del personale – ha sottolineato – e potrà investire in mezzi: insomma – ha concluso – stiamo facendo uno sforzo economico soprattutto per una ragione. Perché la medicina di urgenza è la cosa più importante che c’è per salvare le vite».