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TORRE: IN PENSIONE IL VIGILE FERROVIERE

Torre Santa Susanna- Era l’1 Marzo 1994 quando, proveniente dalle ferrovie dello Stato  con la legge di mobilità, Romano Andrioli varcava la soglia del comando dei vigili urbani. La giunta del Sindaco Carmelo Gianfreda lo aveva assunto in quanto vi era carenza di personale nel Comando di Polizia Municipale. Era l’epoca dei vigili  compatti tra loro, non vi erano grossi dissidi, come accade in tutte le realtà lavorative. La mia amicizia con Romano nacque grazie al mio lavoro presso la locale Cassa di Risparmio di Puglia dell’epoca, essendo il sottoscritto il quasi  “fiduciario” del comando  per il disbrigo delle pratiche personali dei vigili. Come Romano stesso in più occasioni mi ha confessato, il suo nuovo lavoro non lo faceva dormire la notte, fino a quando pian piano, grazie ai colleghi, si inserì  nella nuova realtà lavorativa. Il suo motto è stato: se un vigile riesce a farsi rispettare dall’ 80%  degli utenti della strada ha ottenuto un  buon risultato professionale, cosa che a lui personalmente è egregiamente riuscita! Amante della caccia e dell’agricoltura, in estate si sposta nella casetta di campagna per la villeggiatura estiva, dove trascorre ben 5 mesi per fare rientro nel suo paese, a Latiano, in Ottobre. Non è stato  uno ” sceriffo”, ma non si è mai tirato indietro quando il lavoro lo richiedeva. Un episodio di cronaca lo ha visto protagonista in Piazza Matteotti, quando inflisse una multa al alcuni ” ceffi” del paese che  tentarono di aggredirlo; ci fu l’intervento dei carabinieri per riportare la calma. Da buon oritano, in virtù delle minacce ricevute per alcuni giorni,  non si separò della pistola d’ordinanza: la storica ed  ” arrugginita” calibro beretta 7,65. La  fraterna ed inestimabile amicizia che ci lega è frutto di rispetto reciproco, entrambi siamo sempre stati pronti  al chiarimento qualora, per umane e ovvie ragioni, si venivano a creare delle situazioni poco piacevoli, e di questo ne devo prendere atto.  Non  ci sono epiche storie da raccontare sul  vigile Romano Andrioli, divenuto poi maresciallo maggiore ed in ultimo  sovrintendente capo della polizia locale ( svolgendo, tra l’altro, mansioni di responsabile di procedimento per la contabilità delle multe) , ma ha sempre svolto il suo lavoro con serietà ed un alto senso del dovere.  Dal 10 Aprile  Romano Andrioli non è più in servizio attivo perché si appresta a   godersi la tanto meritata e sospirata pensione. Mi mancheranno le chiacchierate che spesso facevamo quando ci si incontrava, con me in veste  di giornalista e di volontario della protezione civile, per motivi di servizio. Perdo un altro importante  punto di riferimento in una realtà dove  ho vissuto tanti altri momenti piacevoli di fraterna amicizia. Per lui non ci saranno medaglie e onori, ma credo che il riconoscimento più gradito  sarà il ricordo dei colleghi e degli amici  di Torre Santa Susanna. Caro Romano, un grazie sentito per avermi sopportato in tutti questi anni, con l’augurio mio e della redazione tutta de “ La Voce a Sud” di goderti una serena vita da pensionato.