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Il vescovo della Diocesi di Oria, ok ai funerali, ma solo in questi termini: massimo 15 persone e altre precauzioni anti-contagio

fonte lostrillonenews.it

Dopo le recenti disposizioni del presidente del Consiglio dei ministri, il vescovo della Diocesi di Oria, Vincenzo Pisanello, d’intesa con le Autorità ecclesiastiche, ha “riaperto” ai riti funebri nelle chiese sotto la sua giurisdizione e ne ha, ovviamente, fissato regole particolari alla luce dell’emergenza in corso:

1. Il rito funebre può essere celebrato con o senza Messa.

2. È assolutamente vietato ogni corteo, sia verso la Chiesa che verso il Cimitero. Tutta la celebrazione deve compiersi in un unico luogo, compresa l’Ultima Raccomandazione.

3. Il numero massimo di congiunti ammissibili al rito funebre è di 15 persone.

4. Il Sacerdote celebrante avrà cura di garantire il distanziamento interpersonale di almeno due metri tra i partecipanti.

5. Tutti i partecipanti devono fare uso di idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherina, ecc.).

6. Il Sacerdote celebrante indossi la mascherina, avendo cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca, e mantenga a sua volta un’adeguata distanza di sicurezza.

7. Il rito funebre può essere celebrato in Chiesa o all’esterno. In entrambi i casi devono essere rispettate le misure di prevenzione dal contagio (distanziamento interpersonale e uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie). Qualora si celebri in Chiesa, questa deve essere preventivamente sanificata (la Chiesa sia igienizzata regolarmente, mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica).

8. Prima dell’accesso nel luogo della celebrazione (in Chiesa o all’esterno), un addetto alla sicurezza misuri la temperatura corporea, attraverso un termo-scanner, ai partecipanti alle esequie. Qualora si rilevi una temperatura corporea superiore ai 37,5°C, l’interessato non deve essere ammesso alla celebrazione.

9. La celebrazione deve essere dignitosa, sobria e contenuta nel tempo.

10. Nel caso in cui le esequie saranno celebrate con la Santa Messa, non si inviti allo scambio della pace e nel momento della distribuzione della Comunione eucaristica sarà il celebrante a recarsi ai posti, dove i fedeli sono disposti nel rispetto della distanza sanitaria. La distribuzione dell’Eucarestia avvenga dopo che il celebrante abbia curato l’igiene delle proprie mani (con gel igienizzante o soluzione alcolica); lo stesso abbia cura di offrire l’ostia porgendola sulle mani dei fedeli, senza venire a contatto fisico con esse.

11. Terminato il rito funebre, i presenti devono lasciare il luogo della celebrazione nel più breve tempo possibile. Al termine di ogni celebrazione, qualora si sia utilizzata la Chiesa, si dovrà favorire il ricambio dell’aria della stessa.

12. Si consideri anche l’ipotesi di celebrare le esequie funebri all’aperto nelle aree cimiteriali ove vi sia la possibilità di mantenere un adeguato distanziamento fisico.

13. Tutti i fedeli siano informati sulle disposizioni di sicurezza sopraindicate, sia attraverso i canali di comunicazione, sia affiggendo all’ingresso della Chiesa appositi cartelli informativi, nei quali, peraltro, è opportuno ribadire l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura corporea oltre i 37,5°C o di altri sintomi influenzali o vi sia stato contatto con persone positive a COVID-19 nei giorni precedenti.