E’ EMERGENZA! AL “PERRINO” CI SONO SOLO 10 POSTI DI TERAPIA INTENSIVA UTILIZZABILI!
Fonte: brindisitime.it
Purtroppo siamo stati facili profeti nel momento in cui abbiamo descritto come drammatica la situazione in cui versa l’ospedale Perrino di Brindisi e, di conseguenza, la sanità pubblica in provincia di Brindisi. Ricordiamo ancora l’enfasi con cui ad aprile fu inaugurata la nuova struttura prefabbricata nel piazzale esterno del Perrino. 28 posti di terapia intensiva a cui si sarebbero aggiunti i 16 già disponibili all’ottavo piano dello stesso ospedale. Ebbene, la situazione odierna è la seguente: dei sedici posti attivi all’ottavo piano, otto sono stati dismessi per consentire al personale di rianimazione di trasferirsi nella struttura esterna. Nè più e nè meno dei memorabili carrarmati di Mussolini, trasfertii da una parte all’altra semplicemente per fare “ammuina”. Nella struttura esterna, invece, i posti “covid” utilizzabili come terapia intensiva sono soltanto dieci, in quanto i restanti posti-letto sono stati concessi al reparto pneumologia (sempre per ammalati covid). In quel reparto, però, non è possibile curare gli ammalati più gravi per i quali è richiesta l’intubazione. A questo va aggiunto che il modulo esterno non è dotato di servizi igienici (inutili per chi è intubato, ma indispensabili per chi occuperà i letti destinati a pneumologia.
A conti fatti, pertanto, la provincia di Brindisi (stante anche l’inesistenza dei pur previsti posti di terapia intensiva a Francavilla ed a Ostuni) dispone attualmente di soli dieci posti di terapia intensiva “covid”, di cui otto sono già occupati. E dire che la dotazione prevista nel piano sanitario nazionale dovrebbe essere di ben 56 posti. Il tutto, senza considerare la drammatica cvarenza di rianimatori. Insomma, siamo messi davvero tanto male…
