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TORRE: DA JACOPO VIGILANZA, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 Nell’aprile 2020 esprimevo dei miei pensieri in merito all andamento pandemia COVID con conseguente catastrofe economica. Ad oggi purtroppo nulla è cambiato, mi rammarica passare per insensibile e privo di umanità tornando a parlare di urgente necessità finanziaria per i comuni e mortali cittadini italiani. Per questo sottolineo come feci già allora che ciò che chiedo io non è un tana libera tutti o un giro giro tondo appassionante, sono anche io dell’idea che la lotta sanitaria al virus debba procedere ininterrottamente, soprattutto ora che abbiamo l’arma in più del vaccino. Detto questo tirando le somme dopo circa un anno, come preannunciavo, la situazione è degenerata, si parla ovunque di disastri, di risorse economiche mal gestite e di gente che non è stata all altezza di ricoprire il ruolo affidatogli. Sinceramente sono stanco, stanco di vedere e sentire tutte queste scuse, queste prese di posizione, non c’è più gioco, tranello o indovinello che tenga. Come da oramai troppo tempo: ristoratori, baristi e tante altre attività di questo paese hanno chiuso le serrande chi in modalità stand by e chi da game over, recentemente la stessa sorte o meglio dire beffa è toccata anche agli impianti sciistici. Sembra tutto così surreale ma è il risultato di un pragmatismo che proprio non vuol cedere il passo alla realtà, non basta più la “speranza” non c’è più spazio per fare gli “auguri” di pronta guarigione a questo paese. Bisogna mettere mano alla pressione fiscale a qualunque livello, trovare fondi e indirizzarli in modo concreto a chi da troppo tempo è costretto a non poter esercitare il diritto al lavoro. E quando parlo di trovare fondi non mi preoccupo del modo o se ci sia la possibilità che questo avvenga, e no eh, questo compito spetta a chi ci governa a chi ha giurato di aiutarci. Troppi sono gli sbagli, troppe le responsabilità non rispettate, credo che da destra a sinistra passando per il centro tutti debbano fare appello alle proprie coscienze, mettere da parte ideali e obbiettivi e puntare su l’unica rotta possibile, dare soldi o possibilità di lavoro ad ogni cittadino autonomo di questo paese di questa, seppur mal conciata, bellissima nazione! Aiutare concretamente gli imprenditori che da oramai troppo tempo si sono tramutati in “gladiatori romani”! Spero che da quelle poltrone potrete individuare la strada giusta per far sì che virus e frugalità possano convivere finché sarà necessario.”