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cronaca

Orecchie tagliate ai cani per farli vincere in un concorso di bellezza: condannati veterinari e proprietari

Fonte: corrieresalentino.it

SALENTO – Sfregiavano i cani tagliando le orecchie in occasione di una gara cinofila di bellezza servendosi di certificati falsi compilati da veterinari compiacenti per giustificare quei tagli. Proprietari e veterinari sono stati condannati per una pratica tanto odiosa quanto diffusa per ragioni estetiche. Come riportiamo in esclusiva, il giudice monocratico della seconda sezione penale Silvia Saracino ha condannato alla pena di 15mila euro di multa i proprietari Vincenzo Orlandi, 46 anni, di Squinzano; Francesco Papa, 45, di Campi Salentina; David Zaccaria Mangia, 39 anni e i veterinari Rosario Jari Spagna, 44, di Galatina e Massimo D’Andria, 58 anni, di Porto Cesareo, rispettivamente a 30 e 33mila euro. Nei confronti di tutti gli imputati il giudice ha concesso i benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna.

Sentenza assolutoria, per non aver commesso il fatto, è stata accordata ai proprietari Marcello Pisanelli, 41 anni, di Lecce; Savina Carrozzo, 47enne, di Cavallino e al veterinario Roberto Paciello, 67 anni, di Foggia mentre il giudice ha dichiarato il non doversi procedere a carico di Maria Teresa Colucci, 46 anni, di Castellana Grotte, in quanto il reato che le veniva contestato è caduto in prescrizione. Le accuse contestate, a vario titolo, sono di maltrattamenti e falso ideologico in certificati commessa da persona esercente un servizio di pubblica necessità. Due posizioni sono state stralciate per archiviazione; una terza, invece, per patteggiamento.

Il concorso di bellezza risale al 13 dicembre del 2015 e si svolse a Lecce. Nell’occasione, i proprietari di alcuni cani avrebbero sottoposto gli animali (regolarmente dotati di microchip) a vere e proprie sevizie come l’amputazione delle orecchie per renderli esteticamente più belli. In più casi, il taglio sarebbe stato giustificato con un certificato redatto da alcuni veterinari presenti in cui si attestava un morso per mascherare l’avvenuta conchectomia (pratica che prevede il taglio delle orecchie di varie razze di cani per ragioni estetiche e di concorso). Le amputazioni vennero però notate da alcuni spettatori che segnalarono i presunti maltrattamenti. Sul posto venne così richiesto l’intervento di alcuni veterinari che accertarono come ben 15 cani avevano le orecchie tagliate. E sospettando che sui cani fossero state effettuate delle mutilazioni chiesero di poter esaminare tutti i documenti e di inoltrare una segnalazione in Procura.

Nonostante la legge italiana vieti il taglio dei lobi per ragioni estetiche, le “scorciatoie” non mancano nei certificati rilasciati dai veterinari e, molto spesso, il fenomeno si presenta con numeri preoccupanti proprio nelle manifestazioni di bellezza. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Angelo D’EliaAntonio Cerfeda; Mario StefanizziFederica MussoStefano PatiPaola ScarciaArcangelo CorvagliaFrancesco VerginePier Luigi Lagna e Maria Luigia Vetere.