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Emergenza Puglia, superati i 2mila ricoveri, intensive piene: oggi altri 1.664 contagi (12%) e 46 morti (22 nel Barese)

Gli ospedali continuano ad essere sotto pressione, a Bari in sofferenza il San Paolo e il Di Venere e le terapie intensive sono in allarme rosso: la Puglia sta vivendo le stesse terribili giornate di un anno fa quando la prima ondata ci travolse come un uragano, e le strutture rischiano il collasso avendo superato il tetto dei 2mila ricoveri con oltre 70 ricoveri in 24 ore. E mentre i sindaci della Regione e il Governatore ipotizzano ulteriori restrizioni, il numero dei contagi sembra registrare una frenata quanto meno in termini di percentuale sui test. L’ultimo bollettino registra 1.664 casi positivi su un panel di 13.390 tamponi pari a una percentuale del 12% rispetto al 17% di ieri.

ANCORA UNA STRAGE CON DECINE DI DECESSI – Purtroppo, non cala il numero dei decessi: nelle ultime 24 ore le statistiche ne registrano ben 46, numero che fa lievitare il totale delle vittime dall’inizio della pandemia a oltre 4mila e 500 (4.531 per l’esattezza). Circa la metà dei morti, 22, è concentrata nella provincia di Bari; seguono Foggia con 8, 6 Taranto, 4 a Lecce e Bat, 2 nel Brindisino. E per effetto della variante, le statistiche registrano maggiori diffusioni tra i giovani, determinando anche tragedia come quella di Taranto dove è stata sterminata un’intera famiglia.

La mappatura dei nuovi casi Covid vede 638 positivi in provincia di Bari, 69 in provincia di Brindisi, 143 nella provincia BAT, 204 in provincia di Foggia, 239 in provincia di Lecce, 354 in provincia di Taranto, 5 casi di residenti fuori regione, 12 casi di provincia di residenza non nota.

I pazienti complessivamente guariti sono 130.912 (un migliaio in più rispetto a ieri), mentre il totale degli attualmente positivi in Puglia è di 43.594.

Sul fronte degli ospedali, come già detto, la pressione non cenna a diminuire con gli accessi nelle terapie intensive che continuano a mantenere alta l’asticella dell’occupazione dei posti letto oltre il 35%. Oggi superato il tetto dei 2mila ricoveri (2.011 ospedalizzati) rispetto ai 1.935 casi registrati ieri. Una situazione che ha spinto la Regione a chiedere aiuto ai privati mettendo a disposizione altri posti letto e sacrificando altri reparti per i ricoveri ordinari.

NUMERO DIRETTO PRONTO SOCCORSO DEL POLICLINICO – Proprio il grande afflusso di pazienti al pronto soccorso Covid, ha spinto il Policlinico ad attivare un nuovo canale di comunicazione con i parenti. Oltre al tradizionale numero 080.559 12 39 dell’area di emergenza urgenza è stata predisposta una nuova linea telefonica, con un operatore dedicato che risponde allo 080.559 44 68, prendendo in carico le richieste sulle condizioni dei pazienti e fornendo le prime informazioni essenziali. Sarà poi sempre il personale medico a richiamare la famiglia per fornire l’aggiornamento puntuale sul quadro clinico del paziente e sul suo eventuale trasferimento in altro reparto. Il servizio è attivo anche nelle ore notturne.

AL VIA LE VACCINAZIONI NEL MAXI HUB IN FIERA – Mentre prosegue la campagna vaccinale – ad oggi somministrate 514mila dosi sulle 601.745 consegnate (di cui 149.304 agli over 80, 36.307 le secondi dosi) – e si è in attesa della maxi fornitura che nelle prossime settimane consentirà agli hub vaccinali di procedere a pieno regime (l’assessore Lopalco ha ipotizzato un ciclo fino a 50mila dosi giornaliere), mercoledì 24 ientra in attività il più grande hub vaccinale della Puglia, all’interno della Fiera del Levante con 20 postazioni e una superficie di 2mila e 3w00 metri quadrati. Tutto ciò alla vigilia della presentazione della nuova piattaforma “La Puglia ti vaccina” e il numero verde dedicato, che insieme alle farmacie accreditate diventeranno i canali informativi per sapere quando e dove vaccinarsi.

AUTORIZZATI GLI ANTICORPI MONOCLONALI – La Regione, intanto, ha autorizzato l’utilizzo dei farmaci con anticorpi monoclonali che sarà fornito direttamente dalla Struttura del commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus e verranno stoccati presso la Farmacia ospedaliera dell’ospedale Di Venere di Bari, trasformato in magazzino centralizzato per tutte le strutture ospedaliere regionali.

L’individuazione dei pazienti da trattare spetta ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e alle unità speciali di continuità assistenziale (Usca), mentre la prescrizione e la somministrazione avverrà presso i centri ospedalieri autorizzati dalla Regione. Il protocollo è già operativo e consentirà di aggiungere una nuova e ulteriore arma ai medici pugliesi per la lotta al Coronavirus. 

Sul fronte dei camici bianchi vi è una reciproca attestazione di solidarietà tra medici di medicina generale e quelli ospedalieri soprattutto in ordine agli adempimenti burocratici. Il sindacato degli ospedalieri, in una nota del segretario regionale Ussmo, Franco Lavalle, esprime solidarietà e vicinanza ai medici di medicina generale che si trovano a dover affrontare il diffondersi della pandemia in situazioni organizzative difficili commentando come «un eccesso di burocrazia distoglie il medico dal tempo di cura nei confronti dei pazienti».