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Le vaccinazioni anomale in Puglia: “Operatori sanitari cresciuti a dismisura”

Gli operatori sanitari che avevano diritto alla vaccinazione erano 140mila, ma al 12 aprile ne sono stati vaccinati ben 207.584. Su 66 minori di 18 vaccinati, 3 appartengono alla categoria degli operatori scolastici e uno a quella delle forze di polizia. Queste le anomalie più evidente che mergono dai dati sulle vaccinazioni anomale in puglia fornite dal consigliere regionale, presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati, che oggi (venerdì 16 aprile) ha acquisito l’elenco dei cittadini beneficiari della vaccinazione anti-Covid al 12 aprile 2021.

Sarebbero 7.305, dunque, la vaccinazioni anomale.  “La bellezza dei numeri – afferma Amati – consiste nella loro capacità di fotografare la realtà senza giri di parole e rendersi utili, dunque, per decisioni o soluzioni politiche. Mi spiace solo che per compiere atti semplici ci sia bisogno di generare tensioni e incomprensioni inutili, com’è accaduto per ottenere gli elenchi”.

“Riservandomi un’analisi più dettagliata e limitando l’osservazione al periodo 27 dicembre 2020 – 31 gennaio 2021 – prosegue Amati – arco di tempo in cui non erano stati ammessi alla vaccinazione i conviventi o assistenti di persone fragili, risultano ammessi al beneficio della vaccinazione 6.593 operatori non sanitari in Rsa, 389 persone prive di indicazioni sulla categoria professionale di appartenenza, 243 persone adibite ad altra attività lavorativa a rischio, diversa cioè da quella di operatore sanitario in strutture ospedaliere o Rsa e 14 persone con attività a contatto con animali. Dati decisamente anomali”. 

Amati rimarca inoltre come “nel periodo sino al 12 aprile 021, l’ammissione al beneficio della vaccinazione di 66 persone minori di 18 anni, di cui 23 per appartenenza a categoria non specificata, 34 alla categoria degli operatori sanitari, 5 operatori sanitari in Rsa, 3 operatori scolastici e 1 forze di polizia. Anche questo dato si presenta intuitivamente anomalo”.  “Ma c’è una questione – afferma ancora il consigliere regionale – ben più grande da analizzare con attenzione e pur considerando la doppia dose: è quella relativa alla vaccinazione degli operatori sanitari, che si presenta anomala perché a fronte di 207.584 vaccinati al 12 aprile 2021, tale quantità è sproporzionata rispetto al numero di 140mila operatori sanitari totali dichiarati ai fini della vaccinazione, dai quali andrebbero peraltro sottratti i 20mila operatori che ai fini del controllo agli obblighi di vaccinazione risultano al 10 aprile non vaccinati per ragioni sanitarie o per rinuncia. Ma su questo, come su altro, mi riservo ulteriori valutazioni”.“