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cronaca

Autotrasportatori rubano gasolio dalla ‘Federico II’ durante operazioni di scarico, in sei ai domiciliari

Fonte: brindisicronaca.it

BRINDISI – Furto di carburante destinato alla centrale Federico II di Brindisi. Il gasolio era necessario per il servizio pubblico.

Nella prima mattina di oggi (20 maggio), a Taranto, Massafra, Palagianello e Monteiasi, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa una dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sostituto Procuratore Pierpaolo Montinaro, nei confronti complessivamente di sette individui (sei autotrasportatori, facenti parte di piccole ditte del tarantino. Alcuni autotrasportatori erano anche titolari della detta, ndr), tutti liberi (sei raggiunti dalla misura cautelare degli arresti domiciliari e uno in stato di libertà), indagati per furto aggravato di gasolio, destinato alla Centrale termoelettrica “Federico II” di Brindisi, proprietà di “Enel Produzione SpA”, con le aggravanti di aver commesso il fatto avvalendosi di mezzi fraudolenti, su carburante destinato a pubblico servizio, nonché sottratti a infrastrutture indispensabili per il funzionamento dell’impianto di produzione di energia elettrica. I fatti sono accaduti a Tuturano nell’ottobre scorso. I Carabinieri hanno accertato ben 35 episodi, ma si pensa potessero essere molti di più. Quattro degli indagati hanno già precedenti penali, gli altri incensurati. Tra gli arrestati, anche Giovanni Amatulli, già in manette lo scorso 16 ottobre per il medesimo reato.

L’indagine, denominata ‘Oro Nero’, diretta e coordinata dal dr. Pierpaolo Montinaro (Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Brindisi), è stata condotta dagli Ufficiali di Polizia Giudiziaria del N.O.R./Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Brindisi, da giugno a novembre 2020, anche con l’ausilio di penetrante attività tecnica, ed è scaturita a seguito di un esposto da parte della predetta società stessa, che aveva registrato consumi abnormi di carburante non commisurati al normale esercizio della centrale elettrica. Gli indagati rubavano almeno 80 litri (alcune volte anche di più) di gasolio ad ogni carico. L’ammanco alla centrale veniva colmato con taniche di acqua o sacchi sabbia per un quantitativo pari alla sottrazione dell”oro nero’. Il danno stimato dalla centrale è in fase di quantificazione.

Da specificare che Enel Produzione S.p.A. acquista direttamente da Eni S.p.A. il gasolio destinato all’esercizio di apparecchiature ausiliarie e dei motori indispensabili per il funzionamento della centrale elettrica, per volumi medi di circa 3.340 tonnellate mensili (pari a circa 4.000 metri cubi). In particolare, Eni S.p.A. provvede alla fornitura del gasolio avvalendosi di autocisterne per il trasporto del combustibile con servizio appaltato ad una società che a sua volta si avvale di altri trasportatori locali della provincia di Taranto.

La complessa ed articolata attività investigativa ha consentito di delineare i comportamenti di diversi autotrasportatori che, con un collaudato modus operandi, durante le regolari operazioni di scarico del combustibile presso la Centrale Enel Federico II, sottraevano illecitamente parte del gasolio destinato al sito di produzione, utilizzando le seguenti tecniche: trasferimento di parte del gasolio dalla cisterna di un autoarticolato a quello di un altro che aveva già concluso le operazioni di scarico; trasferimento di parte del gasolio dalla cisterna di un articolato, in fase di scarico alla centrale elettrica, al serbatoio di alimentazione della motrice dello stesso automezzo oppure a quello della motrice di altra autocisterna di altri correi; aumento artificioso del peso lordo dell’autocisterna occultando, a bordo della stessa, vari recipienti contenenti acqua oppure altri oggetti (secchi in plastica e/o in metallo, estintori portatili in dotazione all’autocisterna), poi scaricati a terra nell’area della centrale destinata alla pesa, al fine di poter sottrarre un quantitativo di gasolio corrispondente al peso aumentato, così alterando fraudolentemente le operazioni di pesatura dell’autocisterna all’ingresso e all’uscita del sito industriale. Inoltre, le indagini hanno consentito di scoprire più di 35 furti di gasolio, con una sottrazione di carburante non inferiore a 80 litri per ciascun carico trasportato; impedire la commissione di molteplici altri furti; procedere già all’arresto in flagranza di reato di un 28enne di Taranto, incensurato, con il contestuale sequestro di 8.660 litri di gasolio indebitamente sottratto dalla centrale Federico II, nonché la denuncia per il medesimo reato di furto di un 42enne di Massafra.

Giovanni Amatulli

A Tuturano, frazione di Brindisi, i Carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Giovanni Amatulli, 28enne di Taranto, per furto aggravato in concorso e sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici. In particolare, nel pomeriggio del 15 ottobre, nei pressi della centrale elettrica Enel Federico II, l’uomo, conducente di un autocarro adibito al trasporto di carburanti, intestato a una società con sede legale a Taranto, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, è stato accertato essersi indebitamente impossessato di 8.660 litri di gasolio, destinato all’esercizio di apparecchiature ausiliarie e motori indispensabili per il funzionamento dell’impianto di produzione di energia elettrica. Nella circostanza, un 55enne di Taranto è stato deferito in stato di libertà per furto aggravato in concorso con Amatulli. Il danno quantificato ammonta a circa 9.500 euro. L’autocarro con cisterna e rimorchio sono stati sottoposti a sequestro penale. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Tommaso Lamarina