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Concessioni demaniali, la Lega Navale promuove il rinnovo del comune di Manduria

Fonte: lavocedimanduria.it

Ènelle mani dei giudici del Tar di Lecce il rinnovo delle concessioni demaniali che il comune di Manduria ha accordato senza gara a dieci gestori che utilizzato aree sui diciotto chilometri di costa manduriana. Il presidente del Tribunale amministrativo leccese, Antonio Pasca che sarà anche relatore della causa, ha fissato la trattazione del merito nella pubblica udienza del prossimo 9 giugno. Si saprà solo allora se il garante della concorrenza e del mercato (Agcom) ha avuto ragione ad appellarsi alla giustizia amministrativa per chiedere l’annullamento della delibera di giunta, approvata poi dalla maggioranza dei consiglieri del comune di Manduria in un’apposita seduta consiliare, sul rinnovo trentennale delle concessioni demaniali marittime. Nell’istanza, l’avvocato di Agcom, Marcello Cecchetti, del Foro di Firenze, chiede l’annullamento di tutte «le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative in essere nel territorio comunale, adottate dal Comune di Manduria in favore dei rispettivi titolari come individuati dall’Ente nella comunicazione del 26 marzo 2021 e di ogni altro atto connesso». L’autorità garante della concorrenza contesta in particolare la proroga automatica avvenuta senza gara pubblica.

La Lega Navale Italiana, parte in causa in quanto concessionaria di area demaniale in località Torre Colimena, ha già preso posizione costituendosi in giudizio con il proprio legale di fiducia avvocato Gianluigi Manelli del Foro di Lecce. Secondo l’amministrativista leccese, «l’iniziativa assunta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, pur apprezzabile in termini astratti, giunge tardivamente a valle di una posizione fermamente assunta dal Tar di Lecce, il quale ha già avuto modo di affermare il carattere cogente della norma statale che riconosce la proroga delle concessioni demaniali». Per il difensore della Lega Navale Italiana, le recenti pronunce dello stesso tribunale hanno dato ragione ai ricorrenti (in questo caso concessionari che si opponevano ad una precedente decisione del Comune di Lecce esattamente opposta a quella dell’ente Messapico), precisando che «le pubbliche amministrazioni non solo non hanno il compito di disapplicare la norma interna che si pone in contrasto con quella comunitaria, ma hanno addirittura l’obbligo di conformarsi alla normativa nazionale». Disparità che, sostiene l’avvocato Manelli, si sarebbe concretizzata proprio tra i concessionari operanti nel territorio del Comune di Lecce e delle sue marine e quelli de territorio di Manduria «considerato che i primi – scrive il legale -, si sono visti opporre un diniego all’istanza di proroga delle concessioni demaniali ed i secondi si sono visti invece riconoscere tale diritto dall’ente comunale».

L’Agcom ha chiamato in causa, in qualità di contro interessate, le seguenti società beneficiarie dei rinnovi manduriani: Sirio Srl, Cademe Campo dei Messapi, Carpitella Armando, Bevagna Srl, Gennaro Vita, Bonadea Srl, Lega Navale Italiana, Lo scivolo di Guiderdone Pamela Ionica Sas, Modeo Kevin e la L.A. 
Nazareno Dinoi