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Brindisi è sempre più sporca, eppure le tasse sono sempre più alte

Fonte: brindisireport.it

Se le strade e i corsi si scuriscono significa che l’attività di lavaggio regolarmente retribuita non è stata eseguita correttamente e con la giusta frequenza. Non è una opinione strampalata di qualcuno, che in preda alle visioni si è immaginato. Sono le esatte parole inserite nel capitolato prestazionale e descrittivo, allegato al capitolato di appalto del servizio dei rifiuti, firmato dall’amministrazione comunale e dalla società incaricata del servizio. Detto in modo brutale, considerata la situazione, i cittadini pagano per un servizio che non viene fatto come si dovrebbe, senza che nessuno a Palazzo si sia mai reso conto di quanto accade in città.

In diverse occasioni tanti cittadini hanno avuto modo di segnalare lo stato di evidente degrado in cui versano diverse zone di questa città, condannata da sempre ad essere sporca, tormentata dai rifiuti abbandonati, da odori nauseanti, dagli escrementi di colombi, da tanti animali attirati per strada dalla sporcizia e dalla fermentazione dei tanti rifiuti sparsi per terra.  Un vero e proprio flagello per l’igiene e l’immagine della città, che è sempre sfuggito al controllo della Amministrazione comunale, nonostante le tante periodiche rassicurazioni fornite e le consistenti spese annualmente sostenute, che non sembrano aver prodotto alcun effetto concreto. 

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Si deve convenire che lo stato attuale di sudiciume, che persiste da molto, troppo tempo in molte strade, corsi e piazze della città è assolutamente intollerabile, non commisurato certamente agli alti livelli di tassazione che i cittadini, i commercianti, i professionisti di questa città pagano annualmente per la pulizia della città e per la raccolta dei rifiuti e per i servizi accessori. Eppure, il capitolato d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani e servizi accessori elenca le strade, piazze, fontane del centro storico, pavimentate in basolato di pietra calcarea o in altro materiale (asfalto), che devono essere lavate a giorni alterni dalle 5 alle 8 di ogni giorno infrasettimanale e dalle 6 alle 10 del giorno di domenica, con 4 idropulitrici ad alta pressione e a caldo (almeno 80° all’ugello con pressioni tra 90/100 bar) dotate di lancia in grado di effettuare interventi anche lungo scalinate e zone non accessibili al veicolo.
Nello stesso capitolato viene precisato che nel periodo estivo e pre-estivo, l’elevata temperatura del clima determina fenomeni di adesione di particelle di pneumatico sulle superfici basolate, fino ad inscurirle in caso di attività non eseguita correttamente e con la giusta frequenza, come purtroppo è avvenuto. 

In questo elenco sono compresi viale Regina Margherita e fontana, corso Umberto e piazza Cairoli, corso Roma, piazza Vittorio Emanuele e statua e aiole – sottopasso di via Appia, piazza Vittoria e fontana, corso Garibaldi, via Conserva e fontana, via Cesare Battisti, piazza Crispi, via Indipendenza, via Pozzo Traiano, via Dogana, scalinate piazzale Lenio Flacco, via Colonne, via S. Chiara, Scalinate Romane e area Colonne, via De Lubelli, via S. Lorenzo da Brindisi, via Cappellini, piazza Dionisi, via Seminario, via Salita di Ripalta, via Filomeno Consiglio, via De Leo, via Scalmafora, via Rischinieri, via Duomo, piazza Matteotti e area circostante Palazzo Città, via Rubini, via De Terribile, via Casimiro, via Giudea, e via Lauro, via Annunziata, piazza Cavalerio, largo Laviano, via Villanova, via De Pandi, via Belvedere, via De Flagilla.

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Come può verificare direttamente il sindaco e l’assessore competente, non sembrano essere state oggetto delle cure e delle attenzioni previste dal capitolato prestazionale descrittivo. L’Amministrazione comunale ha il dovere di informare i cittadini, che pagano, se sia stato istituito il servizio di vigilanza sui servizi, se siano stati mai eseguiti controlli alle 5 o alle 6 del mattino e, comunque, prima delle 8, la periodicità dei controlli, la verifica della effettiva utilizzazione giornaliera delle 4 idropulitrici e del personale previsto, le anomalie rilevate, ma anche, persistendo il sudiciume, i motivi per cui non si sia deciso di intervenire.
Sarebbe anche utile nella cirrcostanza verificare la causa dell’ iscurimento di percorsi non interessati da traffico stradale ma dalle sole spazzatrici. Come il lato destro di corso Umberto in direzione piazza Vittoria. Verificare, infine, perchè tutto questo non accade in moltissime altre città. 

Molti commercianti ormai sfiduciati, che da tempo lamentano la scarsa qualità del servizio, si son dovuti rimboccare le maniche provvedendo a spazzare e pulire personalmente la zona circostante al loro negozio, che altrimenti sarebbe risultata assolutamente indecente anche per la presenza di guano di colombi.
Quello che stupisce è il contrasto fra le tante e appassionate dichiarazioni di impegno da parte dell’Amministrazione per ciò che attiene il decoro e l’arredo urbano di questa città e la scarsa attenzione che viene concretamente riservata in questa ed in altre situazioni.

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Non credo sia ulteriormente rinviabile un cambio di passo, intensificando il servizio di vigilanza per la verifica di tutti gli adempimenti contrattualmente previsti, alzare la voce per farsi sentire, per tutelare l’igiene pubblica ed il decoro urbano di questa città, ricorrendo alle forme di pressione previste dal contratto, che contemplano sanzioni pecuniarie, ma anche l’esecuzione di quanto non fatto adeguatamente a spese della società incaricata del servizio. A meno che non si cerchi in questo modo di incrementare l’attuale servizio di lavaggio, facendo aumentare i costi e quindi la tassazione o, se nel frattempo, siano intervenuti accordi diversi fra l’Amministrazione comunale e la società interessata, di cui non si è a conoscenza, che giustifichino tale situazione di degrado con la quale i cittadini devono abituarsi a convivere. E questo dovrebbe essere il nuovo!