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TORRE: UN ALTRO MESTIERE DELLA CIVILTA’ CONTADINA

Torre Santa Susanna- A far fede degli anni remoti l’aratura dei campi avveniva con gli aratri trainati da cavalli, asini, muli, buoi e vacche. Il mestiere era chiamato “Lu travinieri”, le donne consideravano un buon partito l’uomo che possedeva mula e traino. Nel mese di Ottobre si iniziava a preparare la terra per la semina del grano ed altro, per cui “li trainieri” venivano ingaggiati dai proprietari terrieri per 2200 lire al giorno. In alcuni casi, chi praticava questo mestiere, si trasferiva nelle grosse tenute per il tutto periodo dell’aratura. A tirare l’aratro, a volte erano due bestie specie nelle annate meno piovose per cui la terra era una roccia, rimuoverla costava sudore e fatica. Tutto questo è durato fino agli anni sessanta con l’avvento delle motozappe e dei trattori. Un ultimo “trainieri” al lavoro fù fotografato il 4 Novembre del 2000 era Cavallo Giuseppe ( felice menoria) che in contrada Tirignola arava i suoi campi con la sua Giumenta che tirava l’aratro. Giuseppe, odiava ” la crattacasu” come chiamava la motozappa. Ma alla fine anche lui, si arrese abbandonando giumenta ed aratro per munirsi di motozappa. Il guaio era quando i quadrupedi non erano abituati a tirare l’aratro, e i poveri contadini sudavano freddo per poter arare. La scelta degli animali da tiro era molto scrupolosa, per cui quando si andava alle fiere di animali, prima di comprare, si mettevano alla prova gli animali e bisognava essere esperti per capire i trucchi, perché molte volte l’apparenza ingannava. Muli e traini, oggi sfoggiamo nei salotti bene per hobby, quando si sono organizzate sfilate per le vie del paese, i cuori degli anziani sono stati spesso infranti da amari e nello stesso tempo bellissimi ricordi, del mondo antico dei contadini.