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Usato titanio meno resistente per i Boeing 787: sequestri della finanza, otto indagati

Fonte: senzacolonnenews.it

Per produrre per conto di Leonardo sezioni delle fusoliere del Boeing 787 la Processi Speciali e Mps, operanti a Grottaglie, avrebbero «stabilmente» utilizzato «componentistica strutturale in metallo acquistando il materiale grezzo da fornitori non certificati da Leonardo» e usato «titanio di grado 2» invece che la «lega di titanio» prescritta dal committente.
Il titanio di grado 2 – è scritto nel decreto di sequestro – «ha proprietà meccaniche e di resistenza strutturale largamente inferiori a quelle della citata lega». Secondo l’ipotesi dei pm, sarebbe stata prodotta con ‘titanio 2’ anche la struttura pavimento passeggeri del 787.
Le forniture non conformi sarebbero state prodotte dal 2016 fino al gennaio 2021. Gli «alert» sono partiti da personale interno alla Mps. È stata segnalata, oltre alla questione delle sezioni della fusoliera del Boeing 787, la non conformità di un numero complessivo di componenti in alluminio pari a 4.193 unità, tutti prodotti da Mps e consegnati a Leonardo, che nell’indagine è parte offesa, a partire dal 9 gennaio del 2019 e sino al 26 gennaio del 2021.
È stata segnalata in particolare, è riportato nel decreto di sequestro probatorio, la non conformità «di quattro diverse tipologie di componentistica prodotta in alluminio»: lo ‘sliding housing’ per un totale di 4099 pezzi, due tipologie di ‘machined part Cà per complessivi 55 pezzi e, infine, 39 pezzi di ‘Splicè.
Otto le persone indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e attentato alla sicurezza dei trasporti aerei. Tra questi gli imprenditori Vincenzo Ingrosso e i figli Antonio, Alberto e Andrea, manager delle due società coinvolte.