la voce a Sud

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torre

DA UN VECCHIO UN MESSAGGIO AI GIOVANI

Ho percorso gran parte del mio ”viaggio” e spesso pongo a me stesso delle domande a cui riesco a dare , non a tutte, risposte per me razionali.

Sta mattina parlando con una persona mi diceva che Torre non meriterebbe l’impegno dei suoi figli più fortunati.

Ho risposto immediatamente che Torre merita che i suoi figli più fortunati rimangano quì , fra queste pietre dove i nostri genitori ci hanno fatto nascere.

Ritengo di essere nessuno. Sono un modestissimo Avvocato di paese che ha avuto modo però di scegliere di svolgere la propria professione anche in luoghi geografici apparentemente più appaganti ed in prospettiva terreno più fertile per successi anche economici.

Ho voluto rimanere quà, dove sono nato, in una terra di cui conosco quasi tutto , dove le mie radici affondano nella cultura contadina di mio padre e di mia madre , delle cui capacità vado orgoglioso. Vado orgoglioso di mia madre, analfabeta che era orgogliosa di me e piangeva di gioia quando alcune volte mi ha visto in tv ospite di trasmissioni televisive.

Vado orgoglioso dei contadini , di chi ha portato avanti con sudore e sangue una economia povera ma sana, il cui unico scopo della vita era quello di portare i figli a vivere una vita diversa dalla loro, a viverla quì. Come si può tradirli? Io capisco i giovani che scappano , sono orgoglioso dei giovani che fuori da Torre riescono a raggiungere risultati quì irraggiungibili.

Ma vedete , se scappano le menti si scatena un meccanismo incontrollabile di impoverimento.

Se vanno via 10 capaci di realizzarsi contribuiranno a che ci sia un moltiplicatore negativo nelle fughe. Questo in tutti i settori, da quelli delle professioni della mente, alle professioni del fare, alle capacità manuali.

Capisco che è dura , capisco che non è facile.

Ancora oggi ricevo schiaffi in faccia di chi ad esempio dice ” sono andato da un Avvocato a Lecce” partendo da un presupposto sbagliato e che cioè gli avvocati di lecce sarebbero migliori degli avvocati di paese.

Nella mia professione , qui in questo piccolo borgo salentino, vi sono giovani che hanno capacità professionali invidiabili.

E’ dura dicevo , ma chi ha il coraggio e l’orgoglio delle proprie radici deve qui impegnarsi, non potete, meglio, fuggire. Dovete realizzare qui i vostri sogni e le vostre aspettative . Ognuno di noi puo migliorare questo luogo e diventare esempio in spazi geografici anche nazionali dove trovare , sicuramente, ”soddisfazioni” e gratificazioni , ma da qui partire.

Voglio chiudere questa mia riflessione raccontandovi un episodio.

Nel Febbraio del 91 ebbi a portarmi a Ferrara per ragioni professionali.

Presi alloggio all’Hotel Carlton, credo che fosse Piazza Garibaldi. Quando mostrai il mio documento di identità il portiere mi disse: ” Ah lei è di quel paese dove ci sono stati molti morti di mafia” io risposi solamente ” Sì”. Dopo molti anni ritornai a Ferrara , sempre nello stesso albergo, il portiere era un altro, e visto il mio documento mi disse: ” Beato lei Avvocato, lei è fortunato. E’ del paese del Senatore Saccomanno che sta facendo una battaglia di civiltà storica che è quella della eliminazione dei manicomi criminali”.

Questo per dirvi di quanto gli uomini possono cambiare la storia del luogo in cui decidono di vivere.

Uccio Missere