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Capitaneria di porto: nuova ordinanza per il fermo della pesca a strascico

Fonte: brindisireport.it

BRINDISI – Il 18 agosto 2022, in linea con le disposizioni emanate dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che stabiliscono un periodo di arresto dell’attività di pesca per le unità autorizzate ai sistemi di pesca a strascico e volante nelle acque territoriali italiane, che per quanto riguarda il compartimento marittimo di Brindisi va dal 5 settembre al 4 ottobre 2022, è stata emanata la nuova ordinanza 78/2022 che disciplina le modalità di dettaglio per l’attuazione della misura nonché quelle che consentano all’Autorità Marittima di porre in essere la necessaria attività di vigilanza e controllo.

I limiti di pesca riguardano nello specifico le unita da pesca abilitate all’utilizzo di attrezzi trainati (c.d pesca a strascico), che durante tale periodo non potranno effettuare battute di pesca entro le 12 miglia dalle coste del compartimento marittimo di Brindisi, ne ì potranno sbarcare il pescato in uno dei porti del medesimo compartimento. Durante lo stesso periodo, poi, è altresì fatto divieto di esercitare l’attività di pesca alle unità da pesca a strascico provenienti da altri compartimenti. Nel periodo successivo al fermo, fino al 13 dicembre 2022, la pesca a strascico sarà vietata il venerdì ed in un altro giorno della settimana, tra lunedì e giovedì, scelto dall’armatore dell’unità da pesca.

La Capitaneria di Porto di Brindisi, unitamente ai dipendenti uffici di Savelletri e Villanova, intensificherà nell’ambito dell’intero territorio di giurisdizione del Compartimento Marittimo le consuete attività di vigilanza tese ad assicurare, nei periodi in questione, il rispetto del divieto di pesca, elemento determinante al fine di garantire il ripopolamento ittico e la salvaguardia della fauna marina.
Chiunque attua la pesca con sistemi a strascico nelle acque dei compartimenti marittimi in cui è prevista l’interruzione temporanea della pesca, anche se provenienti da altri compartimenti marittimi, è soggetto alle sanzioni pecuniarie previste dalla vigente normativa in materia di pesca, oltre a quelle accessorie che possono comportare anche la sospensione della licenza di pesca.