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Sammarco: il sindaco convochi un tavolo regionale per discutere sulla crisi del vino Primitivo

Fonte: lavocedimanduria.it

«Richiedere subito la convocazione di un tavolo di concertazione regionale per la tutela del vino Primitivo indiscussa eccellenza del nostro territorio Messapico». A chiederlo è il consigliere dei Progressisti, Domenico Sammarco che sollecita l’intervento degli organi di tutela e la pubblica amministrazione a difesa del comparto enoico alle prese con una forte crisi dovuta al calo del prezzo delle uve ma anche, per le cantine, ad un preoccupante invenduto del prodotto dello scorso anno.

«Sono convinto – afferma Sammarco -, che il Consorzio di Tutela del Primitivo operi al meglio per tutelare i produttori e la filiera e, quindi, anche in questa occasione non mancherà di farsi sentire nelle sedi competenti. Dal punto di visto politico però – puntualizza il consigliere -, occorre che anche il Comune d Manduria faccia la sua parte e si adoperi per il meglio». Per l’esponente di minoranza, «occorrono interventi regionali e nazionali a sostegno della filiera agricola e vitivinicola perché si evitino speculazioni su ciò che oggi costituisce un baluardo della nostra economia cittadina».

Nessuna mossa trapela invece dalle stanze del palazzo di città che sull’argomento, almeno ufficialmente, non pare abbia fatto niente.

Si sono invece mossi i sindaci del Negramaro che ieri sono stati ricevuti a Bari dall’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.

Al confronto con l’assessore erano presenti il Sindaco di Novoli Marco De Luca, anche in qualità di Presidente dell’Unione dei Comuni del Nord Salento, e il Sindaco di Guagnano Francois Imperiale, accompagnato dal consigliere Lino Suffianò, e il consigliere regionale Donato Metallo.

L’Assessore Pentassuglia ha condiviso la forte preoccupazione di tutto il comparto interessato dalla problematica provocata da un annunciato forte calo del prezzo di vendita delle uve Primitivo e Negroamaro, annunciando provvedimenti sia per contenere la difficile situazione attuale, sia per dare avvio a soluzioni più a lungo termine. Oltre al già annunciato provvedimento “svuota cantine”, per il quale sono in corso approfondimenti sulle reali giacenze, si procederà ad un inasprimento dei controlli e ad una rivisitazione dei disciplinari. La diminuzione delle rese per ettaro a tutela delle DOC, unita alla gestione degli stoccaggi delle uve in eccesso e ad una diversificazione della tipologia di coltivazioni, saranno gli obiettivi da perseguire nei prossimi anni. «La città del Primitivo non può e non deve restare indietro ma deve essere protagonista di questa battaglia», conclude Sammarco.