la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

cronaca

Mazzette per un posto in Sanitaservice? Si allarga l’inchiesta, ci sono 4 indagati

fonte:corrieresalentino

LECCE – Si allarga l’inchiesta sulle presunte mazzette versate per uno dei 159 posti banditi da Sanitaservice per un posto come addetto alle pulizie nell’Asl di Lecce. Nella richiesta di proroga delle indagini preliminari, richiesta dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci, compaiono i nomi degli attuali indagati: P.F., 58 anni; I.B., 49 anni; M.C., 49 anni, tutti di Lecce, con le accuse di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, falso materiale commesso da pubblico ufficiale e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici ed F.C., 29 anni, di Casarano, quest’ultimo indagato per falso materiale commesso da pubblico ufficiale e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.Non è detto in ogni caso che il numero degli indagati sia maggiore.

La richiesta di un supplemento delle indagini (che scadevano il 23 settembre) è dettata dalla mole di carte e dall’ingente materiale probatorio raccolto, acquisito e sequestrato “in quanto pur essendo state compiute attività di rilievo, la complessità della vicenda processuale rende necessario il compimento delle indagini già delegate alla polizia giudiziaria”. E si indica anche la data di scadenza delle indagini fissata per il 23 marzo 2013. Le indagini sono scattate dopo un decreto di perquisizione a firma del pm Massimiliano Carducci eseguito dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria nelle settimane scorse e sfociato in una raffica di perquisizioni.

Sulla scorta delle indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza di Lecce sarebbe stata una dipendente di Sanitaservice ad avvicinare i candidati e a dirottarli su un’agenzia di formazione. Corsi che prevedevano una frequenza di 32 ore, mentre uno dei candidati avrebbe riferito agli investigatori che sarebbero durati non più di due pomeriggi. Nel frattempo proseguono gli ascolti di persone informate dei fatti. Tra le vittime ci sarebbe anche una coppia di coniugi che avrebbe versato complessivamente 20mila euro per l’inserimento fra i manovali e minacciati di essere esclusi da qualsiasi concorso Asl se non avessero tenuto la bocca chiusa. Ora, però, l’indagine potrebbe essere arrivata ad un primo punto di svolta. Nel collegio difensivo compaiono, tra gli altri, dagli avvocati Mariangela Calò e Amilcare Tana.