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Mancano accertamenti sulle carceri greche: annullato mandato di arresto europeo

Fonte: brindisireport.it

Ieri, giovedì 9 febbraio, la VI Sezione penale della Corte di Cassazione ha deciso su un ricorso per violazione di legge in materia di mandato di arresto europeo. A proporre il ricorso era stato l’avvocato Raffaele Missere, difensore di S.B., cittadino albanese. 

S.B, circa due mesi fa, è stato arrestato dalla polizia di frontiera italiana, presso il porto di Brindisi, perché a suo carico vi era richiesta di arresto europeo, richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Kalamata, in Grecia. Il ricorso era stato proposto con a sostegno diversi motivi. 

La VI Sezione Penale, ha ritenuto di dover annullare, con rinvio, la decisione emessa dalla Corte di Appello di Lecce, con la quale si stabiliva che S.B., dovesse essere consegnato alla autorità giudiziaria greca. 

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L’avvocato Raffaele Missere

La Cassazione ha stabilito che, mancando qualsiasi accertamento sulle condizioni carcerarie in Grecia in rapporto ai parametri stabiliti nelle convenzioni internazionali, e in difesa dei detenuti, ha annullato la decisione della Corte di Appello, rinviando gli atti ad altra sezione. 

S.B. in Grecia deve rispondere di “associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti”. In quel paese, tale reato, al di là della qualità e della quantità della droga e del suo tipo, è punito con l’ergastolo.